GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] di Padova, negli stessi anni in cui Giotto era attivo alla decorazione delle pareti (1305-1306). La presenza di un'opera di G. nella cappella di opera discuola', circostanza che rende il riconoscimento ancora più importante: "Nella Madonna di Berlino ...
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GIOVANNI da Rimini
D. Benati
Pittore riminese documentato dal 1292 al 1309.Il 22 marzo 1292 Iohannes pictor, a nome proprio e dei fratelli, pagava con tre paia di capponi il canone enfiteutico dell'anno [...] Van Marle, Development, IV, 1924, pp. 279-354; M. Salmi, La scuoladi Rimini, RINASA 3, 1931-1932, pp. 226-267; 4, 1932-1933, P.G. Pasini, La pinacoteca di Rimini, Cinisello Balsamo 1983, p. 58; L. Bellosi, La pecora diGiotto, Torino 1985, p. 136; ...
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PACINO di Buonaguida
F. Colalucci
Pittore e miniatore attivo a Firenze nella prima metà del 14° secolo.Scarsissimi sono i dati documentari relativi alla figura di P.: il più importante è un'iscrizione [...] Steinweg, 1984) ha supposto un'evoluzione di P. sull'esempio diGiotto, con una maggiore attenzione al dato I francescani a Firenze: due antifonari della scuoladi Pacino, in Studi di storia dell'arte in onore di Mario Rotili, Napoli 1984, pp. 243- ...
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FRANCO Bolognese
L. Morozzi
Miniatore attivo a Bologna tra la fine del 13° e l'inizio del 14° secolo. La più antica menzione di F. risale al noto passo della Commedia ("'Oh!', diss'io lui, 'non se' [...] ove Dante cita nomi di artisti, mettendo a confronto i miniatori Oderisi da Gubbio e F., i pittori Cimabue e Giotto, ed estendendo il V, Torino 1974, p. 149; A. Conti, La miniatura bolognese. Scuole e botteghe 1270-1340, Bologna 1981, p. 7, nn. 39, ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] «mass admiration»66 sorta per questo maestro che considerava al vertice di un’arte «non eloquente», silenziosa e comunicativa solo per chi, come scriveva Petrarca a proposito diGiotto, era in grado d’intendere. John Pope-Hennessy ha commentato con ...
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Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] traduzioni di antichi manoscritti di Euclide, di Tolomeo, di Archimede e di altri appartenenti alle scuoledi matematica Jean Pucelle (attivo tra il 1320 e il 1370), un contemporaneo diGiotto, e i fratelli Limbourg (attivi tra la fine del XIV e ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] nuovo stile, mentre Cennini descrive le tecniche dell'epoca diGiotto, del quale egli è un attardato seguace.Numerosi trattati, .Nel corso del sec. 10° la scuoladi Balkhī (m. nel 934) riprese il dettato di al-Kindī. Vero e proprio iniziatore della ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] rivela invece una completa apertura agli esiti della scuoladi Reims, malgrado la qualità dell'esecuzione non und Montecassino, AM 2, 1984, pp. 57-66; L. Bellosi, La pecora diGiotto, Torino 1985; V. Pace, Pittura del Duecento e del Trecento a Roma e ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] di Maria. Inoltre negli omeliari della scuoladi Auxerre non vennero più ripresi i commentari dei Padri, ma quelli di autori contemporanei applicati alle feste mariane.Negli ambienti di degli affreschi diGiotto e aspetti problematici di alcuni studi ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] il caso, nel Nord, delle maestranze campionesi, con la scuoladi Piacenza e anche con l'Antelami (si veda a Parma G. Beyen, Peinture classique et peinture "moderne" à partir de Giotto. Parallélismes et points de contact,in Revue Synthèse, 81, 1960, ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...