GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] 1300 che vedevano altrove l'attività del maturo Arnolfo di Cambio, diGiotto e di Duccio di Buoninsegna. L'artista vi appose una orgogliosa iscrizione , sino alla fine del Trecento, e lasciando una scuola e, più, un'influenza destinate a penetrare in ...
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ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] porta del Ghiberti.
Alla morte diGiotto (8 genn. 1337) A. gli successe nella carica di capomaestro dell'Opera del Duomo, la prima volta da P. Toesca - che le ha avvicinate alla scuoladi Nicola Pisano - in Arti Figurative, II[1946],pp. 34ss.); ad ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] che R. Longhi inventò nel 1929 la definizione di "scuoladi via Cavour", un'etichetta destinata a grande fortuna, tuttavia, noto da una riproduzione, rivela il gusto dei primitivi, da Giotto a Masaccio (ripr. in Martinelli, fig. 10).
Il 5 luglio ...
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GIOVANNI da Rimini
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore riminese, operoso nella sua città tra lo scorcio del XIII secolo e il primo trentennio del XIV.
Il primo documento [...] .; F. Zeri, Due appunti su Giotto, in Paragone, VIII (1957), 85, pp. 83 s.; S. Bottari, I grandi cicli di affreschi riminesi, in Arte antica e moderna, 1958, n. 2, pp. 130, 132, 143 n. 7; F. Zeri, Una "Deposizione" discuola riminese, in Paragone, IX ...
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LORENZO Veneziano
Giorgio Tagliaferro
Non si hanno notizie documentate che permettano di precisare con certezza l'identità di questo pittore, la cui firma appare su alcuni dipinti datati fra il 1356 [...] , I, pp. 182-185; II, p. 593; F. Zuliani, in Da Giotto al tardogotico (catal., Padova), a cura di D. Banzato - F. Pellegrini, Roma 1989, pp. 79 s.; M. Bollati, in Pinacoteca di Brera. Scuola veneta, Milano 1990, pp. 156-160; M. Boskovits, The Thyssen ...
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HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] , che l'H. attribuiva ad Hans Holbein il Giovane. Questi fogli facevano parte di un gruppo più ampio di trentadue disegni, ora assegnati alla scuoladi François Clouet e in gran parte al British Museum di Londra, che l'H. aveva raccolto in un album ...
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HERMANIN (Hermanin di Reichenfeld), Federico
Paola Nicita
Nacque a Bari il 16 sett. 1868, da Federico Leopoldo e Camilla Marstaller, entrambi protestanti appartenenti a famiglia di origine austro-tedesca.
Il [...] 'ateneo romano della prima cattedra di storia dell'arte in Italia e della scuoladi perfezionamento in storia dell'arte in un articolo che già dal titolo Il maestro diGiotto (in Almanacco di Roma, Spoleto 1923) dichiarava la sua posizione critica. ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] dall'a.a. 1807 al 1822-23, n. 35; Ruolo degli alunni iscritti, Scuoladi ornato, 1821-22, n. 96; 1822-23, n. 124; Lendinara, Archivio storico, Fondo De Lazara, A 54, X, f. 2, nn. 162 s. (lettere di L. Trissino a G. De Lazara, 25 ott. 1831; 16 e 23 ...
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LASINIO, Carlo
Valeria Di Piazza
Figlio di Gian Paolo, giureconsulto, nacque a Treviso il 15 febbr. 1759. Secondo quanto riferisce Federici, suo primo biografo, dopo aver studiato pittura all'Accademia [...] 1812 dovette organizzare il prelievo e il trasporto di alcune opere raccolte nel Camposanto, tra cui alcune di importanza eccezionale come le tavole di Cimabue e diGiotto, il polittico di Taddeo di Bartolo, che furono inviate a Parigi su richiesta ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] secondo la quale la scuola fiorentina dopo Cimabue di Giunta su Cimabue, o di quello di Nicola e Giovanni Pisano su Giotto, e originalissima e importante quella della componente romana della formazione diGiotto, corollario della sua svalutazione di ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...