MACRO- e MICROECONOMIA
Giovanni Demaria
Negli indirizzi classico e neoclassico, e specialmente in quelli culminati nei sistemi dell'equilibrio economico generale proposti dalla scuola di Losanna, le [...] rappresentato e le leggi proposte si sono dimostrati largamente ipotetici. Tali le aggregazioni dovute agli scrittori di scuolakeynesiana, che però spesso fondono insieme i due tipi di procedimento.
Alcuni esempî tipici di aggregazione sono indicati ...
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KALDOR, Nicholas
Economista, nato a Budapest il 12 maggio 1908, naturalizzato inglese. Fellow del King's College di Cambridge e Reader di economia all'università di Cambridge (precedentemente alla London [...] School of Economics). Formatosi in Inghilterra alla scuolakeynesiana, Kaldor è, per la varietà e per l'originalità dei suoi contributi, uno dei principali rappresentanti dell'indirizzo post-keynesiano ed uno dei maggiori economisti moderni.
Il K. ha ...
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Mercato
Mario Deaglio
Definizione e tassonomia del mercato
Dicesi mercato un insieme di scambi di natura economica, o comunque a essa riconducibile, aventi per oggetto un diritto reale (proprietà, uso, [...] di spesa pubblica) o indiretti (stimoli fiscali alla spesa di individui e imprese).
Su queste linee la scuolakeynesiana sviluppò l'idea di un intervento attivo dei pubblici poteri, teorizzando la compatibilità del meccanismo del mercato con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] valsi certamente a tenere lontani l’attenzione e l’interesse degli economisti, sia quelli di scuola neoclassica, sia quelli di scuolakeynesiana, sia infine quelli di impostazione marxista, dalla problematica della cooperazione (sia pure per ragioni ...
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rigidita
rigidità Mancanza di elasticità (➔), in riferimento in particolare alla domanda o all’offerta di beni e di fattori produttivi, quando il rapporto tra la variazione percentuale della quantità [...] spiegare da sole le ampie fluttuazioni dell’attività economica. Per questo motivo, nei modelli del ciclo economico della nuova scuolakeynesiana, esse sono spesso associate a r. reali, che si hanno quando le imprese scelgono di variare i prezzi solo ...
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economia monetaria
Ester Faia
Branca dell’e. che studia vari aspetti connessi al mercato della moneta e alla condotta della politica monetaria. È nata, in particolare, per studiare il ruolo della moneta [...] -1960 (1963), nel quale gli autori sostennero che l’inflazione è sempre un fenomeno monetario. Dall’altro lato la scuolakeynesiana sostiene che le decisioni dei privati possono in alcuni casi portare a equilibri inefficienti e per questa ragione è ...
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austriaca, scuola
Manuela Mosca
Corrente fondata nel 1871 da C. Menger a Vienna. Nacque come uno dei filoni della rivoluzione marginalista, collocandosi poi al di fuori della teoria economica ortodossa. [...] dell’interesse, basata essa stessa sull’utilità, e più tardi una spiegazione del ciclo economico alternativa a quella keynesiana.
La scuola austriaca contemporanea
I suoi esponenti, presenti in ogni parte del mondo, studiano il mercato come luogo in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] di Gini, nel 1927 nascono nelle Università di Padova e Roma le Scuole di statistica. Nel 1934 esce il primo numero della rivista «Genus» mitteleuropea e anglosassone. Il riferimento è alla teoria keynesiana in economia e ai lavori di Jerzy Neyman e ...
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Mancanza di lavoro retribuito. Quella dovuta a cause indipendenti dalla volontà del soggetto privo di occupazione è la d. involontaria e, a determinati effetti, è presa in considerazione dall’ordinamento [...] attività produttiva e quindi creare disoccupazione.
L’impostazione keynesiana.
La revisione critica dell’economia neoclassica operata quanto suggerito da Phillips.
La scuola monetarista.
Economisti della scuola monetarista quali M. Friedman edE.S ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] (➔ equazione) elaborata da I. Fisher e quella più complessa della scuola di Cambridge (soprattutto D.H. Robertson e J.M. Keynes e dinamico allo studio dei fenomeni monetari.
Anche la teoria keynesiana della m. ha registrato a partire dagli anni 1960 ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...