spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] corpo contenuto. A differenza di quanto accade nella concezione dello s. dei pitagorici e degli atomisti, non è il corpo ad avere bisogno dello s. individuato tutti gli altri presupposti.
Descartes e la scuola di Cambridge. D’altro canto R. Descartes, ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] di un ordine oggettivo misurabile del movimento. Nella filosofia pitagorica e stoica il t. è concepito come ordine, ritmo all’altro. Anche sui t. giornalieri di permanenza a scuola vi sono orientamenti differenti: in vari paesi l’orario delle ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] nacque il ripiegamento platonico sull’antica escatologia orfico-pitagorica, negatrice della vita presente per una vita sociale. Contro la dottrina hobbesiana reagirono gli esponenti della scuola neoplatonica di Cambridge e R. Cumberland, il quale ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] 'unità e identità dell'essere rimase nota distintiva della scuola eleatica di cui P. fu il capo riconosciuto, e quello di pura lunghezza senza larghezza, in opposizione alla concezione pitagorica di linea costituita da punti monadi, che risponde a una ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] un legame diretto tra la facoltà medica e la fiorente Scuola di algebra di Bologna all'inizio del XVI sec., è che essa risale ai tempi antichi, e precisamente che fu sostenuta dai pitagorici e in particolare da Aristarco di Samo (310 ca.-250 a.C.; ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] anche il testo delle Categorie (che si sostituì nella scuola alla parafrasi pseudo-agostiniana), solo e accompagnato dal commento episodio delle incudini che avrebbero fatto scoprire a Pitagora le leggi matematiche regolanti i rapporti fra i suoni ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] dei pianeti nel nostro Sistema Solare. Recuperando l'antica dottrina pitagorica che voleva la Terra accompagnata da un'anti-Terra, Bruno delle tre persone della Trinità. Queste pagine faranno scuola, e anche chi, come Charles Sorel e Pierre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] conto, completando la parte dei programmi non svolti a scuola. Passato ad approfondire la logica, sentì con questa applicazione antiquissima proponendo una cosmologia esoterica, di ascendenza pitagorica ed ermetica, alla quale faceva ricorso per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] a permettersi qualche osservazione cautamente ironica sulla «armonia pitagorica del numero tre», che portava Hegel «con da un certo unilateralismo erudito ben vivo all’interno della ‘scuola storica’, e sul quale avrebbe ironizzato ancora nel 1891. ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] società ravvicinavasi a Dio. Quindi a Byron succedeva La Martine, la scuola di San Simon agli economisti: e già l'Europa era succeduta alla e Spaventa, il C. ravvisava nella filosofia italico-pitagorica e poi platonico-scolastica, nel dualismo di s. ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...