SURIANO (o Soriano), Francesco
Fabio Fano
Polifonista della scuolaromana, nato a Roma nel 1549, ivi morto dopo il 1621. Fu dapprima putto cantore nella cappella di S. Giovanni in Laterano; studiò [...] il Lauro verde, Li amorosi ardori, ecc.
Lo stile del S. ha tutti i caratteri salienti della scuolaromana: somma purezza vocale, fluidità contrappuntistica, e, nell'ispirazione, intimo ardore religioso.
Bibl.: Haberl in Kirchenmusikalisches Jahrbuch ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , intorno al 1930 si determinò – in reazione al Novecento – la ricerca di Scipione, M. Mafai, A. Raphael, R. Melli (Scuolaromana), ai quali si riallacciarono C. Cagli, G. Capogrossi, Mirko e Afro Basaldella, G. Stradone, F. Pirandello, A. Ziveri. A ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] C. Darwin. Nel 1900 G. Sergi, il fondatore della scuolaromana di a. fisica, secondo la moda del suo tempo di classificare forma e controllarla.
In Italia si è sviluppata una importante scuola di studi storico-religiosi, grazie a R. Pettazzoni, di ...
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Pittore italiano (Roma 1900 - ivi 1972). Iniziò a dipingere sotto la guida di F. Carena. Fu più volte a Parigi (1927, 1933), dove il suo nome fu legato dalla critica alla scuolaromana e alla pittura tonale, [...] ma, nonostante i contatti con l'ambiente di Scipione e di Mafai, la sua pittura se ne discostava per una esigenza di rigore compositivo e per l'interesse alla scomposizione cubista. Più intensa si fece ...
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Storico tedesco dell'antichità (Nieder-Petschkendorf, Slesia Prussiana, 1854-Roma 1929), prof. di storia antica all'univ. di Roma dal 1879. Fu il rinnovatore degli studî di storia antica in Italia, da [...] per i fattori sociali ed economici. Questo indirizzo innovatore, caratteristico anche nei suoi numerosi discepoli (la cosiddetta "scuolaromana"), ebbe largo influsso anche all'estero ove tuttavia non ha arriso il generale consenso a molte delle sue ...
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Scrittore italiano (Roma 1838 - ivi 1915). Dal 1882 direttore della biblioteca Vittorio Emanuele e poi d'altre biblioteche di Roma, fondò nel 1888 l'Archivio storico dell'arte; diresse per molti anni la [...] Nuova Antologia. Esordì con dei Versi (1871), pubblicati sotto lo pseudonimo di Dario Gaddi, che risentivano della cosiddetta scuolaromana; seguirono, col suo vero nome, le Odi tiberine (1879) e le Nuove odi tiberine (1885); poi, sotto il nome di ...
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Musicista (Roma 1584 circa - Loreto 1629). Studiò con G. B. Nanino. Nel 1609 maestro di cappella al Collegio Romano-Germanico, dal 1609 al 1622 a Loreto, dal 1623 al 1625 a S. Giovanni in Laterano, dal [...] 1626 alla morte nuovamente a Loreto. Compose molta musica sacra (messe, mottetti, salmi, litanie, antifone, Scherzi sacri, ecc.), madrigali e alcune pagine strumentali. È uno dei più vigorosi e chiari polifonisti della scuolaromana. ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] a colori in S. Silvestro al Quirinale. Vasta fu l'influenza di P., specie per il gusto decorativo, sulla scuolaromana, sul Parmigianino e sul conseguente stile eroico classico.
Vita e opere
Trasferitosi a Roma intorno al 1515, entrò nella bottega ...
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Zeichen, Valentino. – Poeta e scrittore italiano (Fiume 1938 - Roma 2016). Intellettuale tra i più originali del panorama contemporaneo, ha esordito con la raccolta poetica Area di rigore (1974), cui hanno [...] le altre Pagine di gloria (1983) e Gibilterra (1991), che lo hanno consacrato come uno dei poeti di spicco della nuova Scuolaromana. Muovendosi tra avanguardia e tradizione, Z. è autore di versi (raccolti nel 2004 nel volume Poesie 1963-2003) in cui ...
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Successore (m. Roma 824) di Stefano IV, divenne pontefice romano nell'817. Ottenne da Ludovico il Pio un diploma di conferma delle concessioni e dei privilegi già elargiti dai predecessori (Pactum Ludovicianum) [...] modelli paleocristiani nell'architettura e nell'iconografia, mentre stilisticamente attestano il maturarsi di una scuolaromana, diversa dalle contemporanee scuole carolinge; in essa taluno riconosce apporti siriaci e palestinesi. Festa il 14 maggio ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...