Pittore e incisore (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Figlio del mugnaio Harmen Gerritszoon van Rijn, penultimo di nove figli, R. fu mandato nel 1615 alla scuola latina di Leida, ma, dopo aver passato le prove [...] entrare come apprendista nella bottega del pittore Jacob van Swanenburgh (1571-1638), artista modesto ma a conoscenza dell'arte romana e napoletana contemporanea. Nel 1624, recatosi ad Amsterdam, entrava per soli sei mesi nella bottega di P. Lastmann ...
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paesaggio, pittura di Genere pittorico che, avendo come unico o principale soggetto la rappresentazione dello scenario naturale, cominciò a configurarsi come un genere artistico autonomo nell’arte occidentale [...] va assumendo un valore simbolico e decorativo. Con il romanico, ma soprattutto con il gotico, la trattazione di paesaggio impressionista. In Italia, il naturalismo è rappresentato a Napoli dalla scuola di Posillipo con A. Pitloo, G. Gigante e poi F ...
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L’arte fiorita in Germania, e in parte in Lombardia, sotto l’egida degli imperatori sassoni fino all’anno Mille circa. Sostanzialmente legata alla riforma monastica del 10°-11° sec. e all’esaltazione dell’idea [...] a Treviri, a Reichenau, a Colonia, a Ratisbona ecc. Scuole con fisionomie ben distinte si precisano nella miniatura e negli fascia a spirale mostra evidenti richiami all’arte imperiale romana, pur nell’assenza di ogni classicismo nelle figurazioni ( ...
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Pittore e architetto (Puria di Valsolda 1527 - Milano 1596). Figlio di Tebaldo e fratello di Domenico, fu attivo in diverse città italiane e in Spagna. Iniziò la sua attività artistica dipingendo opere [...] Vita e opere
Formatosi come pittore a Bologna alla scuola del Bagnacavallo ma sensibile anche ai modi del Parmigianino Predica del Battista), opere nelle quali l'esperienza romana è rielaborata con consapevolezza critica nell'illusionismo pittorico, ...
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Architetto (Palermo 1702 - Milazzo 1769). Architetto primario del senato di Palermo, completò poi a Roma la sua educazione alla scuola di C. Fontana e sulle opere di G. L. Bernini e di F. Borromini. Nel [...] case patrizie e alla sua casa privata. Dal 1749 fu attivo anche a Palermo. Accanto all'ispirazione classica, venutagli dalla sua educazione romana, nelle opere di V. si afferma ancora vivace, particolarmente nella decorazione, la tradizione locale. ...
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Architetto italiano (n. Milano 1935). Si è formato al Politecnico di Milano, dove poi è diventato professore (1977). Tra i responsabili della redazione di Casabella-Continuità (1961-64), accademico di [...] e ripristino del teatro romano di Sagunto (1985-89), la scuola "Carme de Abaixo" a Santiago de Compostela (1992-95), la progetti, le opere e gli scritti (1996); Scritti scelti. 1965-1999 (2000); Leon Battista Alberti e l'architettura romana (2006). ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] , Londra 1968; K. Schlüter, Kuriose Welt in modernen englischen Roman, Berlino 1969; H. C. Webster, After the trauma: Representative gli orientamenti contrastanti di quella che era stata la "scuola di Cornovaglia" (la finezza quasi orientale di W. ...
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GUIDI, Virgilio
Virgilio Guzzi
Pittore, nato il 4 aprile 1892 in Roma, dove fece i suoi studî all'Accademia di belle arti. Scuola dalla quale già nel 1915 alla II secessione romana egli si mostrò indipendente, [...] con una figura di Donna nuda ispirata a Matisse. Così nel 1920 alla Biennale veneziana la sua Madre che si leva consolida il sentimento del colore e della luce in un vago ricordo di Renoir. Indi il pittore ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] Friuli sotto la guida dei Tolmezzini, poté farsi corifeo delle influenze romane, attinte in due viaggi a Roma.
Dopo la breve sosta del manierismo di Palma il Giovane e della sua scuola e dell'accademismo del Padovanino, di sull'esempio dei tre grandi ...
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REPORTAGE
Sebastiano Porretta
Il termine francese reportage indica, nell'accezione comune, un genere fotografico che fornisce informazioni e si occupa d'indagare e documentare vari aspetti della realtà, [...] . Bischof (n. nel 1916 a Zurigo, dove frequentò la scuola di arti e mestieri), si era fatto notare con servizi realizzati Sardegna nel 1925), che, dopo esperienze nella periferia romana dove fotografava l'emarginazione e la prostituzione del ghetto ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...