Vedi AUGUSTO dell'anno: 1958 - 1994
AUGUSTO (C. Iulius Caesar Octaviānus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nato nel 63 a. C. da C. Ottavio e da Azia, nipote di Cesare.
Nel 45 fu adottato da Cesare [...] Nelle chiome mosse, corporee, soffici è riconoscibile la scuola di un artista greco, non meno che nell Vaticana, in Röm. Mitt., XXIX, 1914, p. 186 ss.; E. Strong, Scultura romana, Firenze 1923, II, p. 356 ss.; E. Loewy, Zum Augustus von Prima Porta, ...
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ILLUSTRAZIONE
C. Bertelli
− Le più antiche testimonianze archeologiche di libri illustrati provengono dalla civiltà egizia; nel mondo ellenistico l'i. ebbe origine, sembra, ad Alessandria, ciò che rende [...] alla Genesi di Cotton), è stato discusso se in età ellenistica e romana tale scambio fosse possibile o se piuttosto non fosse l'i. debitrice non sia possibile ricostruire caratteristiche sicure di scuola (studio che richiede un'indagine limitata non ...
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MODELLO (τύπος, παράδειγμα, πρόπλασμα; exemplar)
G. Becatti
L'uso di modelli si può presupporre anche nell'antichità per le varie arti e per le varie tecniche, scultura, toreutica, rilievo, coroplastica, [...] marmo da molti scultori, diversi per provenienza e per scuola, che riescono ad ottenere un fregio stilisticamente unitario e riproduzione di tanti quadri di maestri classici nella pittura decorativa romana non si spiega senza la diffusione di veri e ...
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Acquasantiera
E. Bassan
La definizione di a., come recipiente destinato a contenere l'acqua santa, si chiarisce in relazione alle caratteristiche sia d'uso, sia tipologiche.
L'impiego rituale dell'acqua, [...] 774 nn. 13-14, 901-902 nn. 78-79, 806 n. 28; M. Salmi, La scultura romanica in Toscana, Firenze 1928, p. 60 n. 30, p. 73 n. 12, p. 94 n. A.C. Quintavalle, La cattedrale di Cremona, Cluny, la scuola di Lanfranco e Wiligelmo, Storia dell'arte 18, 1973, ...
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GNOLI, Domenico
Claudio Zambianchi
Nacque a Roma il 3 maggio 1933 da Umberto, storico dell'arte, e da Annie de Garrou, ceramista, primo di due figli (la sorella, Marzia, nacque l'anno successivo).
Iniziò [...] scenografie. Frequentò, insieme con la madre, la scuola privata di disegno e incisione di C.A. Petrucci G.'s exhibition, in The Times, 31 genn. 1957; L. Trucchi, Le mostre d'arte romane, in La Fiera letteraria, 4 maggio 1958, p. 7; N. Tucci, in D. G ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] rapp. te Gius. Ebreo venduto dai Fratelli opera di scuola fiamminga e parte della Boscareccia dipinta da Andrea Lucatelli" (Busiri S. Giovanni Decollato a Roma nel 1736, in Arch. della Soc. romana di storia patria, XXXVII (1914), p. 649; F. Zeri, La ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] da una ridipintura ottocentesca, la decorazione dell'Imperiale esprime una cultura figurativa aggiornata sugli esiti romani della scuola di Raffaello e sull'opera di Baldassarre Peruzzi alla Farnesina, aggiungendo una personale rielaborazione di ...
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Vedi CNOSSO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CNOSSO (Κνωσός, Cnossus)
L. Banti
Antica città dell'isola di Creta, nel Mediterraneo orientale, famosa e potente in età preistorica, durante il fiorire della [...] J. Evans e continuano ancora per opera della Scuola Archeologica Inglese di Atene. L'attività dell'Evans si alle regioni vicine. Dopo il VII sec. e in età ellenistica e romana la ceramica perde ogni originalità e la produzione è scadente.
3. Scultura ...
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PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci
Alessandra Giannotti
PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci. – Nacque a Vinci nel 1529/30 da Bartolomeo di ser Piero d’Antonio e da [...] topografia.
L’opera, che all’eleganza grafica tosco-romana unisce un’impronta emiliana chiaramente appresa a Roma (Cianchi 272; C. Del Bravo, Quella quiete e quella libertà, in Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, s. 3, VIII (1978), 4, pp. ...
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OSTRAKA
V. Bartoletti
L. Guerrini
Red.
Con la parola ὄστρακον i Greci indicavano il guscio della testuggine e le conchiglie, ed anche, per estensione, altri oggetti di forma incavata e rotonda come [...] di o. greci ai nn. 63-127), Aberdeen 1955; Ph. I. Price, Some Roman O. fr. Egypt, in Journ. Jur. Papyrol., IX-X, 1955-56, p. 1935, p. 415 s. (Psalm. 117); M. Norsa, in Ann. d. R. Scuola Norm. Super. di Pisa, VI, 1937, p. 8 ss. (versi di Saffo); P. ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...