Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] interesse comune.
'Collegia' e 'corpora opificum' nell'età romana
In Roma le origini dei collegia e corpora opificum si collegi a Roma; e ancora: abbadie, masse, comunità, fratrie, scuole (l'antico schola, cioè, con cui a Roma si indicava il ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] proclamazione della fine del potere temporale e l’avvento della Repubblica romana.
L’amara conclusione degli anni 1846-1848 influì in modo , per le nuove leggi del 1874 sul matrimonio e la scuola. Si ebbero missioni speciali a Roma, e minacce da parte ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] sembrarono aprire nuove prospettive all'elezione di C. a re dei Romani.
Ma il nuovo papa Clemente IV, eletto il 5 febbr. il notaio di Manfredi, Pietro de Prece, un dettatore della scuola di Pier delle Vigne, che stilò manifesti retorici per l'elezione ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] aveva assunto anche la direzione dell'Associazione romana arditi d'Italia, prendendo all'inizio posizioni La Carta..., p. 204).
Le novità della Carta furono: la scuola materna, la scuola del lavoro in luogo della quarta e quinta elementare, e quella ...
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FEDERICO II Gonzaga, duca di Mantova e marchese del Monferrato
Gino Benzoni
Gonzaga, A lungo sospirato dai genitori, il marchese di Mantova Francesco e Isabella d'Este, relativamente allietati, nei [...] dalla testa ricciuta affrescato da Raffaello là dove, nella Scuola d'Atene, c'è, appoggiato ad una colonna, un 73; A. Luzio, F. ostaggio ... di Giulio II, in Arch. della Soc. romana di st. patria, IX (1887), pp. 509-582; Id., P. Aretino... e ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] destinata, seguendo le tracce di un'antica strada romana, a collegare Cagliari con Sassari; la sistemazione F. di Savoia e Stefano Manca di Villahermosa. Epistol. inedito, in Annali della Scuola friulana, 1949-50, Udine 1951, pp. 139-238.
Su C. F. ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] Gerdil, J.-J. Rousseau e I. Kant. Quest'ultimo, unitamente alla "scuola scozzese" di Th. Reid, appariva al G. il filosofo che aveva riportato dell'Evangelo e dall'elezione provvidenziale della sede romana a sede apostolica, che si riverberava in un ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] Cecco, solitamente identificato con il notaio Francesco Mancini. Anche C. esercitò il notariato e certo dopo avere frequentato una scuola notarile romana.
In questi anni, compresi tra il ritorno a Roma da Anagni e il viaggio ad Avignone, egli era già ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] e Russia; nella pubblica istruzione, l'istituzione di numerose scuole normali in varie località del paese e del primo istituto delle sedi vacanti nel paese.
Una delle conseguenze degli accordi romani fu la decisione di F. di allontanare il De Marco ...
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Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] passato e in futuro contro gli eretici dalla Chiesa romana e dagli imperatori romani, "et specialiter ab ipso imperatore" (M.G 'Italia, in Scritti in onore di Girolamo Arnaldi offerti dalla Scuola nazionale di studi medioevali, a cura di A. Degrandi-O ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...