Originariamente significava "modo di passare il tempo", quindi "trattenimento, conversazione": da questo significato facilmente la parola passò ad indicare in particolare quelle conversazioni, quei discorsi [...] viveva sulla piazza e confabulava, discuteva coi popolani e usava il loro linguaggio. La scuola cinica ne seguì l'esempio e lo stesso indirizzo seguì la scuolastoica. Frutto ne sono, secondo il temperamento degli artisti, la satira che riproduce l ...
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Antica citta dell'isola di Cipro, press'a poco nel luogo dell'odierna Larnaka, spostatasi alquanto più verso mare. Sorgeva nella parte interna dell'ampio golfo a mezzogiorno dell'isola. Il nome, che nelle [...] filosofico attico e reso possibile il singolare avvenimento della nascita in Cizio, in paese semifenicio, del fondatore della scuolastoica Zenone (nato circa il 340), che Cicerone chiama del resto poenulus. Dell'antica città non restano molto ...
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Senatore romano del sec. I d. C. Sulla vita di questo personaggio regnano parecchie incertezze. Era nato nel paese dei Sanniti. Si dedicò da giovane agli studî filosofici, seguendo le dottrine della scuola [...] stoica. Quando era questore sposò la figlia di Trasea Peto. S'imparentò così con uno dei personaggi più rappresentativi dell'opposizione repubblicana. Nel 66 fu coinvolto nel processo politico contro il suocero, e venne espulso dall'Italia. Tornò a ...
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Filosofo stoico, che dall'Indice ercolanese (col. 48) sembra essere stato scolaro di Diogene di Seleucia, e quindi appartenere al II secolo a. C. Secondo Plutarco (De exil., 14) si trasferì da Atene a [...] Babilonia, per fondare ivi una scuolastoica. Dalle scarse testimonianze che si hanno sul suo pensiero sembra che esso non differisse sensibilmente da quello dei maggiori stoici contemporanei, o di poco precedenti, come Zenone e Crisippo, salvo che ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] caduta per la decadenza dell’oratoria politica, il prevalere dello scolasticismo e il manierismo dell’asianesimo. Sulle orme della scuolastoica ma anche dei peripatetici Ermagora s’interessa sia alla forma del dire sia ai contenuti. A lui si deve ...
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Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il [...] e dal suo scolaro Ecatone di Rodi. Tornato ad Atene, successe nel 129 ad Antipatro di Tarso nello scolarcato della scuolastoica. Dei suoi scritti ci restano solo frammenti. Lo stoicismo di P. è caratterizzato dalla ripresa di motivi platonici (del ...
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Cosmografo greco (forse della seconda metà del sec. 2º a. C.); di lui si ha un trattatello d'astronomia in 2 libri (Kυκλικὴ ϑεωρία μετεώρων "Teoria dei moti circolari dei corpi celesti"), derivato principalmente [...] da Posidonio, esposizione efficace, se pur elementare, delle conoscenze astronomiche della scuolastoica. Si ricordano anche alcune esperienze sulla rifrazione della luce: in particolare, riconobbe che quando un raggio penetra obliquamente dall'aria ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] essenziale alla nascita del d. moderno venne dallo sviluppo delle scuole di d. e, in modo particolare, dall’affermarsi naturale.
Il d. romano, che inizialmente si ispirò alla dottrina stoica del d. naturale, ne venne in seguito avvertendo i limiti, ...
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GIUSTIZIA (lat. iustitia; fr. ing., justice; sp. justicia; ted. Gerechtigkeit)
Gioele SOLARI
Giovanni CORSO
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Nella speculazione greco-romana il concetto di giustizia è ancora essenzialmente naturalistico, [...] la dignitas diventa lo ius. La giustizia, conforme all'insegnamento stoico, diventa una virtù attiva; non è solo scienza o ratio empiristi e razionalisti mediano invece i giusnaturalisti della scuola del Grozio, che cercano di adattare l'empirismo ...
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Filosofo stoico, nato ad Asso nella Troade nel 331-30 a. C., morto, pare, intorno al 232-31 (si vuole, di fine volontaria per fame) dopo esser succeduto nello scolarcato al fondatore della scuola, Zenone [...] singole dottrine di C. e circa la possibilità di distinguervi gli elementi originali da quelli già proprî della tradizione stoica orienta bene lo stesso Arnim in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., XI, coll. 558-74. Per bibliografia ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...