Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente è tanto facile quanto difficile e incerto è fare la stessa operazione in rapporto al vitalismo. [...] per così dire, i giocattoli dei nostri padri" (Bordeu, Oeuvres, p. 514).
Bordeu si schiera con l'opinione prevalente nella Scuola di Montpellier, secondo la quale il corpo animale contiene un "principio di vita e d'azione dipendente dalla sua essenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ernesto De Martino e l’antropologia
Marcello Massenzio
Il doppio sguardo dell’etnologo
L’atto di nascita di Ernesto De Martino (1908-1965) come antropologo e storico della cultura è Naturalismo e storicismo [...] sociologica francese; Edward Burnett Tylor (1832-1917) e l’evoluzionismo inglese; padre Wilhelm Schmidt (1868-1954) e la scuola storico-culturale viennese. De Martino non entra ancora in rapporto diretto con le civiltà d’interesse etnologico, non ne ...
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Filosofo ed economista (Castiglione, Salerno, 1713 - Napoli 1769). A Napoli dove, dopo aver indossato l'abito talare, si era recato nel 1738, ascoltò le ultime lezioni di G. Vico. Dal 1741 al 1745 insegnò [...] cattedra di Economia pubblica, con le Lezioni di commercio (1765-67), G. gettò le basi della cosiddetta "scuola napoletana", proponendo una consistente revisione della politica economica dello stato napoletano basata su una fusione equilibrata di ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1899 - New York 1959). Dopo aver studiato giurisprudenza a Vienna, dove ebbe come maestri Mises, Spann e Kelsen, fu allievo di Husserl a Friburgo. Nel 1939 si trasferì negli [...] dell'individuo, delle sue assunzioni di senso comune, del suo mondo di rapporti. Nonostante la sua fedeltà alla scuola husserliana nel costruire la sua "fenomenologia del mondo sociale", S. riprende anche temi della sociologia "comprendente" di Weber ...
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Filosofo e uomo politico italiano (n. Torino 1945). Laureatosi in Filosofia teoretica con L. Pareyson nel 1967, ha insegnato presso le università di Torino, Roma “Tor Vergata” e del Piemonte Orientale, [...] , Friburgo, Berlino), dal 2001 al 2003 ha diretto l’Istituto italiano di cultura a Berlino. Nel 2006 ha fondato la Scuola di Alta Formazione Filosofica (SdAFF) di cui è direttore; è presidente dell’Associazione Italiana per gli Studi di Filosofia e ...
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Scienziato e filosofo (m. 1416). Addottoratosi in arti, secondo una tradizione accettabile, a Pavia nel 1374, insegnò astrologia, matematica e filosofia negli studî di Pavia (dal 1377), di Bologna (dal [...] ) e di Padova (1407-11); diffuse in Italia, col suo insegnamento, le dottrine (da lui apprese probabilmente a Parigi alla scuola di Alberto di Sassonia) dei cosiddetti calculatores, che a Oxford e a Parigi andavano sottoponendo a rigorosa critica le ...
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I pensatori del primo periodo della filosofia greca, antecedente all’età socratico-platonica. Il termine si è imposto nell’uso soprattutto per effetto dell’opera di H. Diels, che intitolò la silloge delle [...] curate dopo la morte di Diels); la raccolta comprende i testi del più antico pensiero religioso greco, quelli della scuola ionica, quelli dell’eraclitismo e dell’eleatismo, quelli dei pluralisti, e infine, in appendice, quelli dei sofisti. Il termine ...
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Filosofo e retore latino da Leptis (1º sec. d. C.). Fu maestro di Lucano e di Persio, di cui ereditò la biblioteca e curò l'edizione delle Satire. Nel 65 fu esiliato da Nerone insieme con Musonio Rufo. [...] , e uno scritto sulle Categorie di Aristotele, resta l'opuscolo 'Eπιδρομὴ τῶν κατὰ τὴν 'Eλληνικὴν ϑεολογίαν παραδεδομένων ("Compendio di teologia greca"), con l'interpretazione allegorico-naturalista data dalla scuola stoica all'antica mitologia. ...
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Filosofo, critico, letterato (Varsavia 1661 - Parigi 1737); gesuita. Collaborò (1701-1731) al Journal de Trévoux; ma è noto soprattutto per il Traité des premières vérités et de la source de nos jugements [...] all'innatismo e dell'analisi empiristica della conoscenza: il suo principio dell'evidenza, come verità fondata sul consenso generale, anticipa il motivo del senso comune, e spiega perciò l'influsso esercitato da B. su Reid e sulla scuola scozzese. ...
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PESARO, Luigi
Gregorio Piaia
PESARO, Luigi (Alvise). – Nacque a Venezia il 23 luglio 1541, terzogenito del patrizio Marino, del ramo di S. Sofia.
Studiò filosofia nello Studio di Padova, avendo come [...] attività politico-amministrativa, quasi che in lui l’insegnamento fosse un sottrarsi all’impegno pubblico.
Il fatto che nella Scuola di Rialto il lettorato di filosofia fosse tradizionalmente affidato a un patrizio è un indice del ruolo civile, oltre ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
scuola-azienda
(scuola azienda), loc. s.le f. Sistema scolastico improntato a un modello di efficienza aziendale. ◆ «Oltre a parecchi coordinamenti autorganizzati – afferma il portavoce nazionale dei Cobas scuola, Piero Bernocchi – hanno preso...