La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] : ad es., la vocale -i (di mi, ti, ecc.) cambia in -ese il pronome è seguito da un altro clitico:
(7) ti porto una lettera → te la porto non determina un cambiamento nella parte del discorso, solo nel caso dei nomi i suffissi possono determinare un ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] [i u], le semichiuse [e o], le semiaperte [ɛ ɔ] e le aperte [a ɑ].
Anche se nelle ultime versioni dell’alfabeto IPA si distingue il grado di apertura: ‹à ì ù› (città, sì, tribù). Solo per le toniche ossitone (cioè, perché, andò) o nei casi in cui sia ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] per es., per la sola poesia del Novecento, Brevini 1987), ese esiste produzione scritta amatoriale, soprattutto in versi, in una miriade di base toscana è avvenuta fondamentalmente per via scritta, esolo dopo l’avvento del cinema, della radio e in ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] si capisce
Inoltre, il numero dei clitici che possono accumularsi è limitato; sono frequenti solo le combinazioni di due clitici, anche se quella di tre clitici non è agrammaticale (ma appropriata solo al parlare più corrivo):
(9) gli ce ne volle del ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] per carenza di documentazione si possono esaminare solo con difficoltà, il nostro discorso parte dalla tradizione volgare duecentesca del Nord, sufficientemente ricca e nota. La questione se nel Duecento sia davvero esistita una koinè settentrionale ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] cultura. In fondo non esiste altro paese al mondo, se non sbagliamo, che per uno spazio di ben due millenni e mezzo circa sia riuscito non solo a non far perdere notizia di sé [...] ma addirittura sia riuscito ad occupare così ripetutamente un posto ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] indicativo, che è il modo di gran lunga più usato. Solo in alcuni casi il verbo dell’interrogativa diretta è al condizionale, che in particolare si adopera:
(a) nelle domande che esprimono una conseguenza, come in (48):
(48) se ti invitassi, verresti ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] di maggior influsso germanico in Friuli, il Quattrocento, i verbi sintagmatici erano quasi inesistenti in friulano, esolo nel Cinquecento se ne hanno le prime sporadiche attestazioni: bisogna aspettare fino alla metà dell’Ottocento per la piena ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] senza con ciò causare la perdita della relazione paratattica. Dunque, se i connettivi sono ammissibili e appropriati in una relazione paratattica, essi sono però opzionali, perché servono solo a esplicitare o rafforzare il nesso semantico che in ogni ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche seè esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] certe soluzioni, a correggere e normare sé stessa. Nei testi di altro genere (tolti, in parte, quelli di tipo religioso e liturgico), la finalità pratica non spinge che debolmente a una autoregolamentazione della lingua, esolo quando sono emanati da ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...