(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] 9° sec. e il ciclo di Leinster dall’11° al 18° secolo. Forma originaria dell’epica irlandese è la prosa esolo in cicli più sec. la poesia popolare scozzese assurse a fama continentale ese ne cercarono le fonti, specie dopo le polemiche sull’ ...
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Fisica
C. ottico Si ha c. tra due superfici rifrangenti aventi uguale indice di rifrazione quando, per l’accurata lavorazione e pulizia delle superfici medesime, siano praticamente eliminate le riflessioni [...] un punto di c. cadono sempre almeno due intersezioni di C e C′, infinitamente vicine. Se sono solo due il c. si dirà del 1° ordine (fig. argentato o platinato), ben premute una sull’altra (seè il caso, mediante adatte molle) su una zona ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] capitale, come si rileva dalla stessa tab. 17, è aumentato solo del 27% nell'intero settore privato, cioè molto 42,4 al 38,3%, il punto più basso dall'avvento della repubblica. Se ne avvantaggiò il PLI che raddoppiò la propria percentuale dal 3,5 al 7 ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] tempo credute a cupola: sembra invece che le mura perimetrali in sassi e fango giungessero solo fino ad una certa altezza e che la copertura fosse di rami e terra. La questione se le tholoi del continente greco del sec. XVI-XV derivassero da quelle ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] nel nord-ovest dell'Anatolia (Paflagonia), abbiamo solo pochi testi religiosi. È una lingua indoeuropea arcaica, forse più vicina pochi e difficili da decifrare, ma la lingua è certo molto vicina al luvio, tanto che non è chiaro see come se ne ...
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Tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza [...] mondiale, consiste nel disporre i simboli dell’alfabeto secondo un quadrato di Polibio e rappresentare coppie di caratteri con le seguenti regole: a) se entrambi appaiono sulla stessa riga o colonna, vengono sostituiti dai caratteri immediatamente ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] morphè "forma") studia la forma delle parole, come variano (se possono variare) e le relative regole. Detto in altro modo, la morfologia studia usi linguistici, scritti e parlati, piuttosto che ricavarle solo da esempi colti e letterari. Inoltre la ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] . II, 1: «Lo giorno se n’andava») e all’interno di frase dopo finale consonantica (Inf. I, 27: «si volse a retro a rimirar lo passo»), mentre il e l presentano le medesime condizioni distribuzionali, potendo ricorrere solo all’interno di frase dopo ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] veicolati dalla modalità parlata esolo poche hanno potuto vedere in azione una lingua dei segni e ne hanno potuto riconoscere '. Ma una mano umana, tenuta come se tenesse o raccogliesse una pietra, anche se in realtà non la tiene né la raccoglie ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Castiglione, nel Cortegiano, aveva propugnato una lingua non solo toscana, ma comune, lontana dall’affettazione di arcaismi, non limitata all’imitazione di Petrarca e Boccaccio, anche se non ostile ad accogliere i toscanismi accettati dalla ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...