Letterato corso (Bastia 1787 - ivi 1861). Esponente dell'italianismo corso, avversò Napoleone, e fece parte del Comité supérieur costituitosi a Bastia nel 1814 contro i Francesi. Scrisse in italiano, tra [...] Bastia o il Rimedio, in cui sono messi in ridicolo i magistrati boriosi e ignoranti mandati in Corsica. L'opera principale è però la Dionomachia in otto canti (1817), ritenuta da Tommaseo il più bel poema eroicomico italiano dopo la Secchia rapita. ...
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secchione
Domenico Consoli
Solo in Pg XVIII 78 La luna, quasi a mezza notte tarda, / facea le stelle a noi parer più rade, / fatta com'un secchion che tuttor arda. Il paragone della luna con un s., [...] fornisce il Porena (v. la nota alla fine del canto): " Bisogna... pensare che il secchione dev'esser qui una di quelle secchie di rame emisferiche, che in Sicilia, e non so se anche altrove, si chiamano mezzarance; e allora già vedremo che la sua ...
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Nato a Cigmău (distretto di Hunedoara) in Transilvania, probabilmente nel 1760, figlio di un prete di villaggio. Contemporaneo di G. Sincai e di P. Maior, occupò a Leopoli la carica d'i. r. consigliere [...] due poemi eroicomici: giganiada (La Zingareide), in cui è chiara e confessata dall'autore stesso l'influenza della Secchia Rapita, dell'Orlando Furioso, della Gerusalemme Liberata e degli Animali parlanti del Casti (e fors'anco del Poema Tartaro ...
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LASKARÃTOS (Λασκαρᾶτος), Andréas
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta e scrittore greco, nato a Lēxoúrion (Cefalonia) nel 1811, morto ad Atene il 28 luglio 1901. Studiò a Corfù sotto A. Kálbos e V. Nannucci, [...] ad Atene Lixuri nel 1836 (Τὸ Ληξοῦρι εἰς τοὺς 1836), poemetto eroicomico su rivalità paesane a imitazione della Secchia rapita del Tassoni. Disgustato della società di Cefalonia e dall'insuccesso della sua candidatura politica, emigrò nel 1851 ...
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Generale e patriota (Squillace 1783 - Torino 1855), fratello di Florestano. Combatté nella Repubblica Napoletana (1799), poi contro i Borboni a fianco di Napoleone e di G. Murat. Guidò i moti carbonari [...] , P. fu inviato (1811) a combattere in Spagna e fece la campagna d'Italia (1815), segnalandosi sull'Enza e alla Secchia. Tornati i Borboni a Napoli, ottenne (1818) il comando della terza divisione militare; scoppiati i moti carbonari del 1820, P ...
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Letteratura
Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto respiro, che può avere vario tono e argomento. Il verso adottato è normalmente l’esametro nella poesia [...] , come l’Orlando furioso di L. Ariosto; poema eroicomico, che costituisce una parodia dei poemi epico e cavalleresco, come La secchia rapita di A. Tassoni; poema didascalico, come le Georgiche di Virgilio, Il Giorno di G. Parini ecc.
Il termine è ...
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Famiglia di tipografi modenesi. Nel 1646, Bartolomeo fondò l'omonima tipografia, attiva fino al 1870. La S. stampò soprattutto operette di religione ed edizioni popolari (rime d'amore, romanzi cavallereschi, [...] italiana, sono riprodotte in Xilografie del tipografo modenese B. S. ed eredi dal 1646 al 1752 (1914). La maggiore personalità della famiglia fu Bartolomeo II (1695-1751), al quale si deve un'edizione (1744) della Secchia rapita di A. Tassoni. ...
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(lat. ferrum; fr. fer; sp. hierro; ted. Eisen; ingl. iron). -
chimica (p. 65); Colori (p. 67); Farmacologia (p. 68) Mineralogia: Ferro nativo (p. 68); Minerali di ferro (p. 68); Giacimenti di minerali [...] di laminatoio, ecc., e il 10% di calcare. Quando il carbonio è sceso a circa 1,5%, il metallo viene colato in una secchia e la scoria ricca di fosforo eliminata. Chiuso il foro di colata del forno, e aggiuntovi nuovo rottame, il metallo liquido viene ...
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GRADIZZI, Pietro
Constantin Malinovski
Nacque secondo Zanetti a Verona intorno al 1700. Si trasferì, verso il 1725, a Venezia, dove figura nel libro della fraglia dei pittori dal 1726 al 1744. A Venezia [...] nella distrutta chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo. Prima del 1744 lavorò anche come illustratore della nuova edizione della Secchia rapita di A. Tassoni (Modena 1744), realizzando un disegno inciso da A. Zuliani (Thieme - Becker). Alla fine del 1740 ...
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FLECCHIA, Vittorio
Fabio Bertini
Figlio di Giovanni, minatore, e di Orsola Bello, nacque a Magnano, presso Biella, il 18 apr. 1890. Si trasferì dodicenne a Torino per lavorare come decoratore e cinque [...] e del Monferrato.
Il F. morì a Torino il 19 apr. 1960 e alle esequie partecipò il vecchio compagno di lotte, P. Secchia, che poi criticò assai polemicamente il rilievo, a suo giudizio modesto, dato alla cerimonia da L'Unità.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch ...
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secchia
sécchia s. f. [lat. tardo *sĭcla, class. sĭtŭla]. – 1. Recipiente di materiale vario (un tempo di legno o metallo, oggi anche di materiali plastici), in genere di forma troncoconica (con bocca più larga della base), munito di un manico...
secca
sécca s. f. [der. di secco]. – 1. Tratto del fondo marino poco al disotto della superficie delle acque, spec. quando sia rialzato rispetto ai fondali vicini, così da essere pericoloso per la navigazione: s. di sabbia, di corallo; andare...