Storico della letteratura, critico e romanziere francese. La sua intensa attività di critico letterario è documentata da Rimbaud, système solaire ou trou noir? (1984), che raccoglie i saggi scritti tra [...] un interessante affresco del mondo intellettuale francese dal secondodopoguerra ai giorni nostri.
É. è autore di e alla lenta emancipazione dall'influenza di J. Paulhan; il secondo, Le meurtre du Petit Père: naissance à la politique (1990 ...
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Meteorologo, nato da genitori svedesi a Godstone, in Gran Bretagna il 15 agosto 1891. È stato uno dei principali collaboratori di V. Bjerknes (v. VII, p. 169; App. III,1, p. 235) e ha contribuito all'affermarsi [...] meteorologia e che hanno diffuso la conoscenza di questa disciplina fuori dalla cerchia degli specialisti.
Nel secondodopoguerra, preoccupato del crescente bisogno di acqua dolce, ha studiato a lungo la stimolazione artificiale e il condizionamento ...
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Scrittore francese, morto a Meudon (Parigi) il 10 luglio 1961. La condanna per collaborazionismo (a un anno di prigione), il domicilio coatto in Danimarca - torna in Francia solo nel 1951, per amnistia [...] pont de Londres (1964) e Rigodon (1969), la critica ha riconosciuto in C. uno degli scrittori più notevoli del secondodopoguerra. Al di là delle posizione ideologiche, oscillanti e contraddittorie, la sua scrittura si pone coscientemente come pura ...
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HAYEK, Friedrich August von (App. II, 1, p. 1181)
Domenico Da Empoli
Economista austriaco. Nel 1950 ha lasciato la London School of Economics per insegnare nell'università di Chicago fino al 1962. Dopo [...] di Salisburgo. Ha conseguito, nel 1974, assieme a G. Myrdal, il premio Nobel per le scienze economiche. Nel secondodopoguerra la sua attività scientifica si è concentrata soprattutto sui temi fondamentali della filosofia sociale, con l'obiettivo ...
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Editore, nato ad Ascoli Piceno il 27 settembre 1898; già collaboratore delle case editrici Mondadori e Unitas, fondò nel 1929 la casa editrice V. Bompiani & C., specializzata in edizioni letterarie [...] sua casa editrice va il merito di avere notevolmente contribuito al rinnovamento dell'editoria tra le due guerre e nel secondodopoguerra, sia mediante l'intelligente scelta degli autori e delle opere, sia attraverso la dignità e l'eleganza delle ...
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Pittore, nato a Roma il 29 giugno 1927. Legato nella sua formazione alle esperienze delle avanguardie europee dei primi decenni del secolo, ha approfondito il suo mondo poetico personale nella ricerca [...] , lavoro condotto in antitesi a un atteggiamento di valorizzazione dell'irrazionale, come riflessione logica.
Nel secondodopoguerra ha partecipato a molti movimenti che promuovevano la conoscenza della cultura europea per favorire una partecipazione ...
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ROTA, Nino (propr. Giovanni)
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Milano il 3 dicembre 1911. Studiò con Giacomo Orefice, Ildebrando Pizzetti e Alfredo Casella, diplomandosi in composizione al conservatorio [...] La notte di un nevrastenico (su testo di Riccardo Bacchelli; Premio Italia della R.A.I. 1959), composizioni orchestrali e da camera, musiche di scena. Egli è inoltre autore dei commenti musicali di moltissimi film italiani del secondodopoguerra. ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] crisi interna e della sfida esterna nel tramonto delle civiltà (M. Rostovcev, F. Altheim).
Dalla seconda metà del Novecento. Nel secondodopoguerra, la generazione dei maestri fu chiamata a formare una generazione nuova che, dalle prospettive non ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] sociale si realizzò, dopo la crisi del 1929, negli Stati Uniti con l’esperimento del New deal rooseveltiano e, nel secondodopoguerra, con l’impostazione teorica e legislativa data al problema dei rapporti fra Stato e mercato da W.H. Beveridge in ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] e alla disoccupazione – che sancì, con Keynes, la fine del laissez faire – aumentarono l’operatività statale sul mercato.
Nel secondodopoguerra ripresero forza le idee del l. sia per una diffusa avversione al totalitarismo sia per la riconosciuta ...
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dopoguerra
dopoguèrra s. m. [comp. di dopo e guerra], invar. – Il periodo storico che segue a una guerra, e in partic. quelli successivi alla guerra del 1914-18 (primo d.) e alla guerra del 1939-45 (secondo d.), con allusione ai problemi economici,...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...