Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] stabilirsi dell'asse antero-posteriore dell'ala di Drosophila e dell'arto dei Vertebrati; in questi ultimi, però, a tali segnali segue l'attivazione dei geni Hox, cosa che non accade in Drosophila. Per quanto concerne i Vertebrati, inoltre, ha avuto ...
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parassita
parassita [agg. e s.m. Der. del lat. parasita, dal gr. parásitos "vicino al cibo", epiteto di addetti al culto che, pur non avendo una chiara funzione attiva nel rito sacrificatorio, partecipavano [...] sul sistema a seguito di diafonia oppure d'interferenza con uno o più altri sistemi. Per ridurre la presenza di tali segnali (l'eliminazione completa di essi è impossibile in molti casi) si mettono in atto vari accorgimenti, sia attivi, per es ...
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guadagno
guadagno [Der. di guadagnare, dal germ., di etimo incerto, waidanjan "pascolare"] [LSF] Con buona aderenza al signif. lessicale, sinon. di amplificazione, spec. nell'elettronica (equivale all'ingl. [...] gain). ◆ [ELT] G. d'anello: in un sistema elettronico con retroazione, il g. competente al segnale che si ripresenta all'ingresso: v. oscillatori elettronici: IV 325 e. ◆ [ELT] G. d'antenna: v. antenna: I 170 a. ◆ [OTT] G. differenziale: v. ...
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termoconvertitore
termoconvertitóre [Comp. di termo- e convertitore] [FTC] [TRM] Dispositivo per convertire energia termica in energia di altro tipo, o viceversa. ◆ [ELT] T. elettrico: (a) dispositivo [...] che converte energia termica in energia elettrica (per es., una pila termoelettrica); (b) trasduttore termoelettrico, che fornisce cioè un segnale elettrico in seguito a uno stimolo termico (per es., una coppia termoelettrica). ...
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Nella tecnica delle telecomunicazioni, radiosegnale spurio, di qualsiasi natura e origine, che perturbi la ricezione dei segnali di un sistema di radiocomunicazioni. Si hanno r. tutte le volte che una [...] A parità di questo fattore, esso dipende poi dalla forma d’onda dei segnali disturbanti: in generale, l’effetto di disturbo più rilevante è dovuto a segnali aventi carattere impulsivo. Una prima categoria di r. è di origine atmosferica, soprattutto ...
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Tecnica impiegata in elettronica per misurazioni di frequenze molto elevate (fino a centinaia di megahertz) tramite contatori digitali, quando le frequenze stesse sono oltre il limite superiore del campo [...] operativo proprio del contatore. È attuato con l’inserzione di circuiti divisori decadici, che riducono la frequenza del segnale entro valori compatibili con il sistema di conteggio. ...
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Nei quindici anni dal 1960 al 1975 le f. sono state caratterizzate dall'aumento delle velocità di marcia specie dei treni viaggiatori e ciò per vincere la concorrenza del mezzo automobilistico su strada [...] ove le condizioni del tracciato erano più favorevoli.
Premesso che sulle linee principali della rete FS la distanza di avviso del segnalamento di via era riferita a una base di 1200 m, allorché s'iniziarono gli studi per la circolazione di treni a ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] di un dispositivo elettronico, è l’intervallo di t. dopo il quale, in corrispondenza all’applicazione di un segnale a gradino, lo scostamento dal valore di regime del segnale di uscita è inferiore a una quantità prefissata. Il t. di salita e il t. di ...
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Nome generico di dispositivo elettromagnetico per rivelare la presenza di oggetti metallici. È costituito essenzialmente da una sorgente di onde elettromagnetiche e da un sistema per la rilevazione della [...] variazione del campo elettromagnetico in presenza di corpi metallici. Il m. assume forma, dimensioni e caratteristiche del segnale diverse al variare del tipo di applicazione: per es., esiste il m. per la ricerca di eventuali armi ai cancelli d’ ...
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Oncogeni
Vittorio Colantuoni
(App. V, iii, p. 763)
La ricerca oncologica negli anni Novanta si è focalizzata sull'identificazione e l'isolamento dei geni responsabili delle sindromi cancerose ereditarie. [...] occupa lungo la via stessa: una mutazione costitutiva, cioè, fa sì che quel fattore non necessiti di essere attivato dal segnale proveniente da un componente più a monte. Molto più frequentemente, le vie di trasduzione si ramificano a più livelli, in ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...