Nervoso, sistema
Giorgio Cruccu
(XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. 567; V, iii, p. 644)
Il dolore
L'organizzazione anatomo-funzionale alla base dei meccanismi del dolore, [...] Come si è già osservato, il dolore è di grande utilità, anzi è indispensabile alla sopravvivenza. Quando però il segnale nocicettivo persiste e non vi sono possibili manovre per evitarlo, il dolore cessa di essere utile e diventa controproducente, in ...
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Topi transgenici e topi knock out come modelli di immunodeficienza
Michael J. Owen
(Lymphocyte Molecular Biology Laboratory Imperial Cancer Research Fund Londra, Gran Bretagna)
II sistema immunitario [...] dei recettori delle citochine tra cui IL-4R e IL-7R. Questo gene sembra quindi essere un modulo importante per la trasduzione del segnale, sfruttato sia dalle cellule B che dalle cellule T. In tutti i casi in cui uno dei tre geni che codificano IL-2R ...
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visione
Processo tramite il quale gli stimoli luminosi vengono percepiti e raccolti dall’occhio, inviati alla corteccia cerebrale e lì interpretati. La luce parte dal punto fissato e, attraversando i [...] la retina e in partic. i due tipi di fotorecettori qui presenti, coni e bastoncelli, che sono le cellule deputate a trasdurre il segnale luminoso in segnale elettrico. Di fatto, i fotorecettori vengono depolarizzati dalla luce e trasmettono il loro ...
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elettroneurofisiologia
Mauro Capocci
Lo studio del sistema nervoso, sia centrale sia periferico, per mezzo della misurazione delle attività elettriche ed elettromagnetiche che lo contraddistinguono. [...] però attivato solo quando viene raggiunta una soglia di depolarizzazione di 10 mV: superata tale soglia d’attivazione, il segnale elettrico viaggia lungo l’assone e arriva a un terminale dove può eccitare un altro neurone o stimolare la contrazione ...
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chopper
chopper 〈cŠòpëë〉 [s.ingl., Der. di to chop "tagliuzzare", usato in it. come s.m. invar.] [ELT] Interruttore periodico di segnali (elettrici, ottici, sonori, ecc.), per il quale è stato proposto, [...] da un motore elettrico; il fascio in uscita dal disco risulta così interrotto periodicamente e il relativo segnale elettrico, ottenuto mediante un fotorivelatore, può essere convenientemente amplificato da un amplificatore accordato sulla frequenza d ...
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filorenziano
(filo-renziano, filo renziano), agg. Favorevole alla linea politica di Matteo Renzi.
• [Eros] Cruccolini, il suo è semplice understatement o c’è qualcosa sotto? Qualcuno insinua che sia [...] diventato troppo filorenziano. «Io non ho nessun problema, sono convinto di quello che ho fatto e credo che questa cosa sia il segnale di un modo vecchio di fare politica e di accogliere il dissenso. Ma l’Ataf è solo un pretesto, la verità è che ci ...
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risposta forzata
risposta forzata per un sistema dinamico, risposta del sistema conseguente a uno stato iniziale e a un forzamento effettivo. Nell’espressione del sistema in termini differenziali, la [...] a una delle frequenze libere di vibrazione del sistema.
Poiché un sistema fisico è schematizzabile come un segnale in ingresso x(t ) e un corrispondente segnale in uscita y(t ), un sistema differenziale è rappresentabile nella forma D [y(t )] = N [x ...
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acustoottico
acustoòttico [agg. (pl.m. -ci) Der. di acustoottica] [ACS] [OTT] Dispositivi a.: lo stesso che dispositivi acustooptoelettronici. ◆ [ACS] [ELT] [OTT] Interazione a.: v. acustoottica: I 49 [...] a. per basse intensità acustiche: v. acustoottica: I 52 a. ◆ [ELT] [OTT] Trasduttore a.: dispositivo che trasforma in un segnale ottico un segnale acustico a esso applicato, qual è, per es., una lamina che vibrando per effetto di un suono, moduli l ...
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rivelazione
rivelazióne [Atto ed effetto del rivelare, der. del lat. revelatio -onis dal part. pass. revelatus di revelare (→ rivelatore)] [LSF] Il rendere osservabili e misurabili enti fisici, mediante [...] e nell'elettronica, operazione, detta anche demodulazione, cui si sottopone un segnale modulato per estrarne il segnale modulante: v. modulazione di segnali e → rivelatore: R. di segnali modulati a impulsi, modulati d'ampiezza e modulati di frequenza ...
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RAS
RAS 〈èrre-a-èsse〉 [ELT] Sigla per indicare, nella radiotecnica, la regolazione automatica di sensibilità (e il relativo dispositivo attuativo), sistema di controllo automatico per cui la sensibilità [...] del radiosegnale all'ingresso aumenta, e viceversa, per cui l'uscita resta sensibilmente costante al variare del segnale, spec. per fading e altri tipi di evanescenza; è realizzata applicando agli stadi amplificatori una tensione di polarizzazione ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...