NIELLO
Alfredo Petrucci
. Lavoro d'oreficeria, consistente nel riempire i segni d'un'incisione a bulino su lamina d'argento o d'oro con una specie di smalto nero (nigellum), composto di rame rosso, [...] argento fine, piombo, zolfo croceo e un po' di borace. Certamente noto all'antichità, fu praticato nel principio del Medioevo dall'arte orientale e bizantina: il Toesca crede opera di officina locale la ...
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ictus cerebrale
Evento cerebrovascolare acuto caratterizzato dalla comparsa improvvisa di segni o sintomi neurologici focali, con una durata superiore a 24 ore, che, pur con differenze da un paziente [...] all’altro, si manifestano associando una sindrome specifica all’interessamento del vaso principale coinvolto o alle sue diramazioni; l’i. c. si distingue dall’attacco ischemico transitorio (➔ TIA), la ...
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DE ADIUTORIO, Desiderio
Paolo Cherubini
Figlio di Pietro, nacque a Segni (Roma) intorno al 1481; fu monaco cisterciense nella vicina abbazia di Fossanova, prendendo la prima tonsura nel 1513. Fondatore [...] della Confraternita dei Virtuosi al Pantheon, è una figura interessante della cultura artistica romana della prima metà del sec. XVI, sebbene siano alquanto scarse le notizie sul suo conto.
In due occasioni ...
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Famiglia romana, discesa, a prescindere dalle origini leggendarie, dai conti di Segni. Il suo più illustre membro fu Giovanni Lotario, figlio di Trasimondo, eletto papa (Innocenzo III) nel 1198. Diversi [...] suoi congiunti ebbero la tiara: Ugolino (Gregorio IX) e Rinaldo (Alessandro IV) mentre Giovanni (m. 1213) fu cancelliere della Chiesa (1205) e Ottaviano (m. 1321) camerlengo e legato. I C. avevano case ...
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Poeta (Great Berkhampstead 1731 - East Dereham, Norfolk, 1800). Dal 1752 dette segni della grave depressione mentale che doveva sempre più dominarlo. Fece (1763-65) un primo soggiorno in manicomio; dal [...] 1767 visse a Olney (Buckinghamshire) sotto le cure di una vedova, Mary Unwin, che però non poté sposare a causa di un nuovo accesso di pazzia (1773). Nel 1780 cominciò a scrivere un gruppo di composizioni ...
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soprassegno
soprasségno [Comp. di sopra- e segno] [LSF] Nome generico dei segni grafici e dei simb. posti sopra un altro simb., come, per es., la sopralineatura a-, v-, AB-- ecc., il segno dell'angolo [...] ABC, ecc ...
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talismano Oggetto naturale o manufatto, spesso decorato di figure o di segni simbolici, cui si attribuisce un valore e un potere magico di aiuto e di propiziazione, e in alcuni casi di protezione. Nel [...] linguaggio comune (ma riscontrabile non di rado anche nella letteratura etnologica, storico-religiosa e folcloristica) si fa uso indifferenziato dei termini t. e amuleto (➔); ma si tende a distinguere ...
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Arte, affine al disegno, del vergare, ben collegandoli fra loro, i segni grafici di una lingua. La forma delle lettere dipende dal mezzo usato (scalpello, pennello, penna ecc.) e dal materiale sul quale [...] sono tracciate (pietra, tavolette di terracotta o legno, papiro, pergamena, carta ecc.). I tipi di scrittura realizzata a penna dipendono dalla punta impiegata, che può essere acuta, quadra o tondeggiante. ...
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leucoplasia (o leucoplachia)
Ispessimento graduale dell’epitelio di una mucosa, senza segni clinici di flogosi. La l. si divide in l. semplice e in l. ipercheratosica, meglio definita come leucocheratosi [...] (➔). Fra le cause predisponenti vengono annoverati: fattori tossici, tabacco, irritazioni croniche. Istologicamente è costituita da allargamento dello strato malpighiano (acantosi) e da para- o ipercheratosi. ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...