CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] al concilio di Mâçon del 585, anche se numerosi sono i casi di rinvenimenti di sepolture doppie.A Roma l'avvenimento che segnò definitivamente l'abbandono dei c. suburbani e avviò in modo massiccio le traslazioni fu l'assedio della città da parte dei ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] sua stabile collocazione tra due candelabri (Innocenzo III, De sacro altaris mysterio, II, 21; PL, CCXVII, col. 811) a segnare la configurazione normativa dell'altare stesso. Sempre in quest'epoca, a esso poteva inoltre essere collegato l'uso di un ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] , Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti), segnò una vera e propria svolta nella pittura moderna e costituì rilevare come all’Esposizione del 1861 fossero evidenti i segni del rinnovamento:
Forse per la smania di innalzar monumenti ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] Getsemani e in S. Giovanni Battista a Sebastia. Nello stesso periodo a Bethphage, presso Gerusalemme, su una stele che segna il luogo in cui secondo la tradizione Cristo sarebbe salito sull'asino, furono dipinte secondo un'iconografia di tradizione ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] ; / mulcet visum litteras nodos et colores, / ingerens optutibus excellentiores" (Orofino, 1991, p. 457).Il libro benedettino è anche il segno delle virtù di chi lo ha scritto e ornato, testimone di ingegno e garante di fama immortale. I ritratti di ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] nei confronti delle stesse chiese del palazzo, i cui vasi sacri, ivi compresi brocche e b., vennero destinati a uso profano.Ultimo segno di una perduta ricchezza appaiono infine, verso la fine del sec. 13°, gli splendidi b. d'argento per le abluzioni ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] che lo pervade. L'immagine terrestre rispecchiava la divisione del cerchio dello Zodiaco in quattro parti, ognuna costituita di tre segni zodiacali (triade) e dipendente da uno dei quattro elementi naturali. Le triadi, orientate a N-O, S-O, N-E ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] se talora in condizioni precarie, fino al Settecento. Nel 1582 tuttavia il trasferimento della sede plebana da C. a Carnago segnò l'avvio del processo di declino e rovina degli edifici.Dal periodo postlongobardo fino alla distruzione del castello, le ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] Iupiter Anxur presso Terracina, il t. corinzio-dorico a Paestum, il t. della Sibilla e quello di Ercole a Tivoli, i t. di Segni, Cori e Gabii e, a Roma, oltre ad un t. nel Forum Holitorium, il t. tuscanico al Largo Argentina (v. roma). Gli influssi ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] riflesso dello studio dei lombardi, soprattutto di Giovanni Antonio Boltraffio e Andrea Solario, che lo porta a usare un segno profondo e ombre insistite sulle carnagioni scure, con un prevalere complessivo dei toni bruni, su cui si staccano pochi ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...