RODI, Vasi
P. Bocci
Gruppo di vasi della Grecia orientale appartenente al periodo orientalizzante.
1. Classificazione. - Il nome rodio è dovuto al fatto che i maggiori ritrovamenti provengono dagli [...] in considerazione come luoghi probabili di fabbriche, ma l'ipotesi va accolta con prudenza.
Stile chiota. - A Chio ci sono segni di una scuola locale che in un primo tempo fu considerata naucratica (la maggior parte di tali frammenti furono trovati a ...
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ERSOCH, Gioacchino
Alberto Racheli
Nacque a Roma il 6 luglio 1815 da Giuseppe Herzog, funzionario pontificio, e da Teresa Rudolf von Rhor. Fu egli stesso a fare modificare il proprio cognome italianizzando [...] interni. I successivi restauri di M. Piacentini (1926) e quelli effettuati tra il 1967 e il 1971 hanno quasi totalmente cancellato i segni della sua opera (Roma, Conserv. com., Pos. 247/1,2,3,4,5; Roma, Arch. Capit., Uff. V, Lav. pubbl., Div. III ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] molte opere di B. furono destinate (senza che ciò implichi una sua eiettiva presenza nella regione), sì avvertono segni della sua influenza (tavole nella parrocchiale di Avigliana, affresco frammentario con l'Annunciazione in S. Pietro di Avigliana ...
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MAFFEI
Fabio Cosentino
Famiglia di artisti di origine carrarese discendente probabilmente dai Maffioli, nota casata di marmorari anch'essi carraresi, ma di provenienza lombarda.
Capostipite fu Giovanni, [...] fra Controriforma e tardo Rinascimento, Messina 1995, pp. 42-44; N. Aricò, Illimite Peloro, Messina 1999, ad indicem; Id., Segni di Gea, grafie di Atlante. Immagini della falce dal VI secolo a.C. all'epifania della cittadella, in DRP. Rassegna di ...
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GIACHERY, Carlo (Carlo Napoleone Luca)
Fabio Cosentino
Figlio di Luigi e di Paola Cerchi, nacque a Padova il 28 giugno 1812. Nel 1818 la famiglia si trasferì a Palermo dove prese in gestione l'hôtel [...] , anni 1811-1896; Ibid., Biblioteca comunale, Prospetto di programmi ed orari per l'anno 1859-1869, volume di miscellanea ai segni CXXXVI, G.102-104; G. Di Martino, Poche parole intorno agli artisti che i loro lavori espongono nella quadreria della ...
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LIPPI, Giovanni di Bartolomeo, detto Nanni di Baccio Bigio
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Bartolomeo di Giovanni e di Domenica di Clemente del Tasso, nacque a Firenze presumibilmente intorno al 1513, [...] , 1993, n. 22, pp. 62, 67 s., 70; L. Calzona, "La gloria de' prencipi". Gli Sforza di Santafiora da Proceno a Segni, Roma 1996, pp. 53 s.; R. Samperi, Il palazzo di Ludovico Mattei nel Cinquecento, in Palazzo Mattei di Paganica e l'Enciclopedia ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] Ritratto della madre: De Grada, 1989, pp. 50 s.) fu premiato con una medaglia d'oro all'Esposizione universale di Parigi, segnando l'inizio di un successo all'estero che accompagnò costantemente l'attività del pittore.
Il tema dei navigli, con i loro ...
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DAL PONTE, Leandro, detto Bassano
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Quarto figlio di Iacopo e di Elisabetta Merzari, terzo fra quelli che sopravvissero alla prima infanzia, nacque il 10 giugno 1557 a Bassano [...] di Babele della National Gallery di Londra.
Nel primo quarto del Seicento troviamo nel fare artistico del D. nuovi orientamenti, segni della profonda crisi che il pittore aveva subito: già sono presenti nel quadro, databile al 1604-05 (Arslan, 1960 ...
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FLORIANI, Pompeo
Giuseppe Adami
Figlio di Camillo e di Gerolama, di cui non si conosce il casato, nacque a Macerata nel 1545. Gli unici dati che possediamo circa la sua formazione militare sono basati [...] a Meldola in agosto per portare a termine una fabbrica su richiesta dell'Aldobrandini, il F. cominciò a manifestare i primi segni della malattia che lo condurrà di lì a poco alla morte. Nonostante ciò in autunno si recò con urgenza a Ferrara perché ...
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MANS, Le
C. Brunie
(lat. Vidinum, Vindunum, Subdinnum)
Città della Francia nordoccidentale, nella regione del Maine (dip. Sarthe), estesa prevalentemente sulla riva sinistra del fiume Sarthe.Le origini [...] BAV, Reg. lat. 113; Reg. lat. 1044) e uno a Parigi (BN, lat. 2325). Tuttavia la produzione dello scriptorium mostra segni di una propria originalità, che risulta anche dall'adozione di un piccolo motivo tripartito, costituito da una sorta di pistillo ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...