Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] agevoli le operazioni di lettura e copiatura (cfr. Buzzoni 2008: 441). Opera tra le più importanti per la storia dei segni paragrafematici è il De Aetna di ➔ Pietro Bembo, pubblicato da Aldo Manuzio nel 1496 (1495 more veneto), dove compaiono, per ...
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DIACRITICI, SEGNI
Nella lingua scritta, i segni diacritici sono lettere che non corrispondono a un suono, ma servono soltanto a determinare (dal greco diakritikòs ‘che distingue’) la giusta pronuncia [...] di un’altra lettera o gruppo di lettere.
In italiano i segni diacritici sono due: la h e la i.
• L’h compare nei gruppi che, chi e ghe, ghi per distinguerne la pronuncia da quella dei gruppi ce, ci e ge, gi
cheto / ceto, chicca / cicca
ghetto / ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] mani) o del braccio (o delle braccia), oppure di entrambi verso il corpo. Si tratta quindi di un indice o di un 'segno indice'. Ma il fatto che venga compiuto con la mano aperta o chiusa con un dito esteso, con l'avambraccio orizzontale o sollevato ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] a «il motore della mia macchina si è rotto», l’ordine lineare è MACCHINA (fig. 1), il possessivo MIO (fig. 2), il segno MOTORE, che viene collocato in un punto dello spazio a destra del segnante (fig. 3); per ultimo il verbo, nello stesso punto in ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] per l’ū, sia ricorrendo a lineette e punti posti sopra o sotto le lettere. L’a. libico è composto di 24 segni consonantici e tracciato ora verticalmente, ora orizzontalmente da destra a sinistra; compare dal sec. 2° d.C. in iscrizioni dell’Africa del ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] modifica con il tempo, cioè in senso diacronico. Le ricerche sul cambiamento storico in ASL hanno messo in luce che spesso i segni hanno un’origine iconica, ma nel corso del tempo si trasformano, nel senso che l’esecuzione si abbrevia e in parte si ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] C.S. Peirce e C. Morris; tuttavia, semiotics in Peirce riprende la denominazione semeiotiké (con cui J. Locke intendeva la dottrina dei segni, in particolare di quelli più comuni, le parole), che risale a Galeno e si ritrova in J.H. Lambert, il quale ...
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Linguistica
Caratteristica di: a) segni grafici (lettere, gruppi di lettere, ideogrammi) diversi che rappresentano lo stesso suono: per es., in ital. il c- di cuore e il q- di quota; b) parole che, pur [...] avendo significato ed etimo diversi, sono uguali come suono (omonime, quindi, in senso stretto), abbiano o no grafia diversa: per es., le parole fiera «belva» e fiera «mercato», in francese cent «cento» ...
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Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali e delle consonanti di un alfabeto.
Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio, a un ente [...] di ogni alfabeto, si cerca di rappresentare ciascun fonema con un segno proprio (l. o gruppo di l.); l’evoluzione fonetica, che sempre supposto diverso da zero). Per quel che riguarda il segno − valgono le seguenti convenzioni e regole:
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Le regole ...
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SIMBOLI
I simboli sono segni convenzionali usati per indicare in modo sintetico e visivo un oggetto, un concetto, una funzione, un’idea; tra i più diffusi nell’italiano contemporaneo c’è il simbolo ➔@ [...] diffusi i cosiddetti emoticon (dall’inglese emotion ‘emozione’ e icon ‘icona’), simboli ottenuti soprattutto con i segni di ➔punteggiatura che riproducono in maniera stilizzata le espressioni facciali e servono a comunicare sinteticamente uno stato d ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...