Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] shopping, snob, proibizionismo, recital) (cfr. Cartago 1994: 735-743).
Già dalla fine della prima guerra mondiale si notano segni di cambiamento: si riduce il ruolo del francese come tramite dell’anglicismo; cresce l’attrattiva della lingua inglese ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] di Dio vera, / ché non soccorri quei che t’amò tanto, / ch’uscì per te de la volgare schiera (Inf. II, 103-105)
conosco i segni de l’antica fiamma (Purg. XXX, 48)
disiato riso (Inf. V, 133)
Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse: / quel giorno più non ...
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Grammatica
GGiuseppina Brunetti
Secondo il vulgato precetto di Quintiliano ("recte loquendi scientia", Inst. orat., II, 1, 4) e di Cassiodoro ("officium [...] est sine vitio dictionem prosalem metricamque [...] della realtà" (Villa, 1999, p. 466; Romano, 1994).
L'opera grammaticale di Gualtiero, fondata sul modello isidoriano ("le parole sono segni della mente, con le quali gli uomini mostrano i propri pensieri"; Etym., I, 9) che è alla base di tutti i ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...]
Come la motivazione originaria spesso si opacizza, tanto che moltissime parole col passar del tempo divengono dei segni in rapporto puramente arbitrario col significante, così le neoconiazioni lessicali, nel loro farsi patrimonio di tutti, lasciano ...
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I sinonimi (dal gr. synonymía «uguaglianza di nome») sono le parole (tecnicamente, i lessemi; ➔ lemma, tipi di) che hanno ugual significato fondamentale (Marello 1995), come casa e abitazione, morto e [...] in via Pietro Rovetti 32 [...]. La vittima [...] è stata ritrovata [...] riversa sul letto, vestita, con dei segni profondi di strangolamento [...]. Gli uomini della squadra mobile [...] non escludono nessuna ipotesi, neanche quella che la poveretta ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] forma di coppia di virgole posta lateralmente al margine sinistro del testo ad altezza di rigo, e deriva probabilmente dal segno detto diplé (‹>›), già usato per segnalare i passi riportati dalle Sacre Scritture (cfr. Buzzoni 2008: 451), mentre la ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] bronzi e armi. Tuttavia, fino al 6° sec. a.C. la M. è priva di insediamenti significativi e non partecipa allo sviluppo che in Grecia segna la nascita delle poleis arcaiche. Tra la fine del 6° sec. e l’inizio del 5° a.C. si sviluppa il sito di Aianè ...
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In età moderna e contemporanea, l'occupazione e lo sfruttamento territoriale realizzati con la forza dalle potenze europee ai danni di popoli ritenuti arretrati o selvaggi. Per molti versi la storia del [...] nonché al Belgio e al Giappone; l’Italia ottenne alcuni compensi coloniali e più tardi, con l’occupazione dell’Etiopia (1935-36), segnò l’ultima espansione coloniale in Africa. Ma già dopo la fine del primo conflitto mondiale erano apparsi i primi ...
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Grafologia
Carla Poma
Il gesto grafico
"L'uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore", così scriveva M. Pulver in Symbolik der Handshrift (1931; trad. it. 1983, p. 8). Scrivere [...] grafologo per la cura della 'disgrafia': disturbo specifico dell'apprendimento che si manifesta con la difficoltà a riprodurre segni alfabetici e numerici, in assenza di deficit intellettivi e neurologici. È questo il campo della rieducazione della ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] che sta per un'altra cosa, o, se si preferisce, definendo, come abbiamo visto sopra, il significato come il modo in cui il segno viene usato, o il rapporto che si viene a istituire fra una parola e le cose che essa denota. Va peraltro aggiunto che ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...