Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] documenti conciliari contengono una novità di grande rilievo: l’apertura fiduciosa verso il ‘mondo moderno’ e i ‘segni del tempo’, dai quali anche la Chiesa trae aiuto: un atteggiamento indubbiamente divergente rispetto sia alla chiusura antiliberale ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Immortalita del corpo umano: l'alchimia
Fabrizio Pregadio
Immortalità del corpo umano: l'alchimia
Le prime testimonianze storicamente attendibili sull'alchimia [...] , tra cui lo stesso nome con cui è definito (meng, 'alleanza') e l'atto d'imbrattarsi la bocca di sangue in segno di lealtà, sono analoghi a quelli della cerimonia d'investitura feudale, e si richiamano alle analogie tra rituale politico e rituale ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] il tutore che materialmente si deve recare al seggio ed esprimere, per delega, la loro volontà. Si è avuto qualche segno di apertura nel 2008 con il permesso di votare – non di candidarsi, però – per i consigli d’amministrazione delle rappresentanze ...
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DANDINI (Dandino), Girolamo
Annna Foa
Nacque a Cesena (Forlì) il 25 marzo 1509, da Anselmo e da Giovanna Maretina. La sua famiglia, originaria di Siena, era nobile e imparentata per matrimonio con i [...] una medesima fortuna con lei" (ibid., p. 229). Il 2 ottobre Capodiferro lasciava Parigi col D., dopo aver ricevuto i segni del più grande favore del re. L'incontro con Giuliano Ardinghelli, latore di una lettera del papa, che chiedeva una lega ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] come i primi cristiani, i socialisti della II Internazionale vissero e lottarono scrutando il futuro per scorgervi i segni annuncianti il crollo del capitalismo. È vero che, a differenza degli anarchici, dominati dall'impazienza rivoluzionaria, i ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] dell'irruzione della figura della poetessa, della donna di cultura, negli ambienti intellettuali, maschili per tradizione classica, il segno della svolta operata nei primi trent'anni del secolo dalla cultura italiana. E proprio grazie a questo nuovo ...
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Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] un grande "codex" aperto, apparentemente rivolto alla lettura dei fedeli ma in realtà pura convenzione dal momento che i segni grafici tracciati sui due "codices" altro non sono che una indistinta successione di rettangolini e lineette. L'iscrizione ...
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DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] prigioniero dai Turchi. In realtà Antonio De Dominis, che altri documenti definiscono cugino o zio del D., vescovo di Segna dal 1590, era stato ucciso in battaglia il 28 maggio precedente, mentre partecipava alla spedizione di soccorso alla fortezza ...
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La rilevanza costituzionale dei Patti Lateranensi tra ordinamento fascista e Carta repubblicana
Francesco Margiotta Broglio
La questione della cosiddetta ‘costituzionalizzazione’ del Trattato e del [...] cosiddetto Memoriale di Padova, il progetto di Costituzione e alcune importanti lettere di Orlando, Gentile, De Ruggiero, Jemolo, Segni, Bottai, Grandi.
35 C.A. Biggini, Storia inedita della Conciliazione, Milano 1942.
36 L. Garibaldi, Mussolini e il ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] v'è festa senza il suo uso.
Una caratteristica centrale del modo simbolico è che esso non elimina il senso letterale del segno, ma semplicemente accresce la possibilità di letture ulteriori: si può tranquillamente vedere solo il senso letterale di un ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...