Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] - fra l'ordine politico e l'ordine della società.Da tempo, in realtà, il complesso delle corporazioni aveva manifestato i segni di un declino inarrestabile. Un editto del 1691 aveva fissato a 127 il numero delle corporazioni e le aveva ripartite in ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] amore di Cibele per il giovane, il tradimento di Attis con una ninfa e la conseguente autoevirazione di Attis) sono segni e simboli che rivelano la dimensione cosmica del potere romano. In un simile contesto trovano senso le sezioni cosmologiche dell ...
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MALATESTA (de Malatestis), Malatesta detto Malatesta Antico o Guastafamiglia
Anna Falcioni
Primogenito di Pandolfo (I) e di una Taddea della quale si ignora il casato, nacque con ogni probabilità intorno [...] alla volontà del legato du Poujet, presero d'assedio il castello di Mondaino, dove Malatestino Novello si era arroccato in segno di protesta. Giovanni XXII impartì al legato l'ordine di ristabilire l'intesa tra i contrapposti esponenti del casato, ma ...
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MALTRAVERSI, Niccolò
Elisabetta Marchetti
Nacque intorno al 1180; non sono noti i nomi dei genitori. I Maltraversi erano una stirpe comitale divisasi intorno al 1000 in due rami, rispettivamente a Padova [...] a Innocenzo III (cfr. Rossi). Sotto il pontificato di Onorio III il M. cooperò con il cardinale Ugolino dei conti di Segni, vescovo di Velletri-Ostia, inviato dal papa come legato a città e principi d'Italia al fine di riappacificarli e disporli alla ...
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CONTARINI, Piermaria
Gino Benzoni
Primogenito di Giovanbattista (1525-1576; buon "causidico" in gioventù, fu uomo politico d'un certo rilievo, risultando autorevole senatore, membro del Consiglio dei [...] onore di G. Volpe, Firenze 1958, p. 348; Id., Sulla fortuna di Bodin in Italia..., in Studi in onore di A. Segni, II, Milano 1967, pp. 11 s.;Id., Dal premachiavellismo all'antimachiavellismo, Firenze 1969, pp. 253, 260; Id., Ilproblema della "ragion ...
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FOLCHI, Alberto Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 17 giugno 1897, da Pio e da Emma Alibrandi Cruciani, in una famiglia di antiche origini nobiliari (tra gli antenati sono da annoverare l'architetto [...] 6 sett. 1955 il F. fu nominato sottosegretario agli Affari esteri nel primo governo Segni e fu poi confermato nell'incarico nei successivi governi Zoli, Fanfani e Segni fino al 25 marzo 1960. Sostenitore di una politica estera italiana attenta alle ...
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BARTOLINI SALIMBENI, Zanobi
Roberto Cantagalli
Nato a Firenze il 25 nov. 1485 da Bartolomeo e da Piera Tedaldi, fu educato, come i fratelli Leonardo, Lorenzo, Giovanni e Gherardo, nelle lettere e nelle [...] ; M. Salvi, Historie di Pistoia e fazioni d'Italia, III, Venetia 1662, p. 97; B. Segni, Storie fiorentine dal 1527 al 1555 colla vita di Niccolò Capponi descritta dal medesimo Segni suo nipote, Augusta 1723, Storie, pp. 13, 88, 117, 123-125, 129, 134 ...
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Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] la lingua copta utilizzò l’alfabeto greco con l’aggiunta di 7 segni demotici per rendere suoni ignoti alla fonetica greca. L’adozione (dal in arenaria e in legno) e pittorica, segnata da severo rigore compositivo, accentuata stilizzazione, frontalismo ...
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Economia
Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette [...] di monete in uso in Inghilterra nel 12° secolo. M. di valore Segno o segni che indicano il valore e il nome della moneta, in uso sempre le zecche in cui erano coniate.
storia M. epigrafica Segno che i Romani usavano iscrivere sui blocchi di marmo o ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] da S. Sontag, quasi un invito a convertire l'ermeneutica in una pratica 'erotica' della lettura. Si può dire che quell'invito segni la data d'inizio del postmoderno nella critica, una data da recuperare a futura memoria, quando le stagioni del rigore ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...