citta
città
Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto [...] esigenze di unità e di accentramento (16° sec.). Da allora, con un’evoluzione il cui punto decisivo è stato segnato dalle riforme della Rivoluzione francese e di Napoleone, le c. si sono convertite, ovunque in Europa, in articolazioni amministrative ...
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GIOVANNI I, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Unico figlio maschio del marchese Guglielmo VII e di Beatrice, secondogenita di Alfonso X il Saggio, re di Castiglia, non si conosce con esattezza la sua [...] 16 maggio, infine, rinnovò i patti con la città di Ivrea senza che si manifestasse alcuna opposizione da parte del Visconti; segni di riavvicinamento si notavano intanto anche da parte di Amedeo e di Filippo di Savoia.
Fra 1294 e 1295, G., appoggiato ...
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GONZAGA, Feltrino
Isabella Lazzarini
Terzogenito di Luigi di Corrado, primo signore di Mantova della casa di Gonzaga, nacque a Mantova verosimilmente nei primi anni del Trecento. Con i fratelli Guido [...] senza il desiderato appoggio imperiale coalizzò i Gonzaga, l'Oleggio, Aldobrandino d'Este e Giovanni Paleologo tra il 1356 e il 1358, segnò però la rottura definitiva dei rapporti fra il G. e i Gonzaga di Mantova: quando, dopo due anni di guerra, l'8 ...
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Egizi
Sergio Pernigotti
La civiltà millenaria dei faraoni
In Egitto è nata e si è sviluppata per oltre tremila anni una delle civiltà più importanti della storia dell'umanità. Essa dipendeva interamente [...] questi sovrani: il più celebre è quello che chiamiamo il re-Scorpione, perché il suo nome si scrive per mezzo di un segno che raffigura uno scorpione e che noi non sappiamo leggere.
Un secondo Stato si trovava probabilmente a nord, nel delta del Nilo ...
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Aghlabidi
L. Golvin
Dinastia che governò in Ifrīqiya (od. Tunisia) nel sec. 9°, sotto la quale iniziò la conquista islamica della Sicilia.
Nell'anno 800 d.C. l'Ifrīqiya vide nascere la prima dinastia [...] si estendono da E a O, divise in due gruppi di tre dalle linee trasversali delle arcate. Al di là delle porte che segnano l'entrata al santuario, si estende una galleria-nartece di due campate, al centro della quale si erge una cupola a godrons che ...
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FESTO, Flavio (Flavius Rufus Postumius Festus)
Paolo Bertolini
Probabilmente figlio di Rufio Postumio Festo, che nel 439 fu console per l'Occidente, dovette nascere a Roma nel quarto o nel quinto decennio [...] della potestà regia e gli inviò, perché li custodisse a Ravenna come attributi della sua nuova condizione e come segni della sua legittimazione, le insegne e i paramenti solenni che, simbolo della suprema autorità in Occidente, Zenone si era ...
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Guerre: conflitti globali, conflitti locali
Francesco Strazzari
Lo studio della guerra rappresenta il principale filone di ricerca sui conflitti violenti, di cui essa può essere considerata come la [...] in via di sviluppo, soprattutto in Africa e Asia. Molte di queste guerre hanno una storia ultra-decennale, e mostrano segni di stratificazione lungo i quali il conflitto, pur perdurando, muta per estensione, forma, intensità, e talvolta anche natura ...
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GHISILIERI, Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1265 da Jacopo, detto Squarasse, figlio di Bonaparte e da Placidia, della quale si ignora il casato. Ebbe un fratello, Palamidosio (Dosio), [...] edifici per artigiani e depositi di merci. A essi si accompagnavano crediti per 400 lire. Ancora poste attive, ma in realtà segni e strumenti del prestigio sociale del G., erano l'ampia casa di abitazione nella cappella di S. Prospero, la proprietà ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: Gli Anglosassoni
Richard Hodges
Gli anglosassoni
Con il termine Anglosassoni vengono definiti i popoli che occuparono la [...] fatto che Berta, principessa merovingia divenuta regina del Kent, era cristiana praticante). Con la Chiesa si affermarono così i segni del nuovo potere: apparvero basiliche di tipo mediterraneo, come quelle di Bradwell nell’Essex e di St. Martin a ...
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MACEDONIO, Lancillotto
Francesco Storti
Nacque presumibilmente all'inizio degli anni Trenta del XV secolo da nobile famiglia napoletana afferente al "sedile" di Porto, risalente ai Normanni e influente [...] , impegnato a far fronte alla rivolta dei suoi sudditi catalani. La presenza di un articolato cifrario, composto da 132 segni e depositato per conoscenza in quell'anno a suo nome presso la Cancelleria sforzesca, dà il senso della complessità dell ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...