La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La probabilita
Eugenio Regazzini
La probabilità
Evoluzione della nozione di probabilità
La grande difficoltà in cui si dibattevano i cultori [...] se, per ogni n≥1 e per ogni permutazione π(1),…,π(n) di 1,…,n, modo, quel risultato segnò un significativo progresso t in ℱ con s⟨t, allora resta provata la validità dell'equazione integrale (di Einstein-Smoluchowski, nel caso particolare del moto ...
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Vicino Oriente antico. La matematica
Jöran Friberg
La matematica
Gli esercizi metro-matematici nel III millennio
La ricerca sulla matematica mesopotamica conobbe il suo periodo pionieristico a partire [...] le potenze di 60 sono scritte come '1' (non esiste un segno per indicare lo zero), la frazione 1/n è quindi formalmente eguale spesso una verifica delle risposte ottenute; legata al metodo di verifica era poi la tecnica dellepermutazioni di dati e ...
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Imparare a generalizzare
Manfred Opper
(Neural Computing Research Group, Aston University Birmingham, Gran Bretagna)
Questo saggio fornisce un'introduzione alle teorie che mirano alla comprensione della [...] da un perceptron che calcola output a valori binari dal segnodell'espressione [1].
Come studente scegliamo una rete con una che condividono gli stessi nodi di input. Qualsiasi permutazione di questi perceptron lascia ovviamente invariato l'output. ...
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Matematica: problemi aperti
Claudio Procesi
Prima di parlare dei problemi aperti nella matematica è bene riflettere su quelli che ne hanno segnato la storia passata. Sono infatti proprio questi che [...] è quella di Amitsur-Levitzky:
[18] formula
dove σ varia fra le permutazioni di 2n numeri e sign(∙) è il segno. Si chiede di descrivere esplicitamente le identità polinomiali delle matrici n×n per ogni n. Questa domanda ha una risposta implicita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] se stesso. Conoscere qualcosa di diverso da se stesso, infatti, sarebbe segno di una sua imperfezione; ne deriva che Dio non conosce l’uomo di permutazionedelle lettere dell’alfabeto ebraico; è sovente legata alla lettura della Torah, della quale ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] dei due insiemi di lettere che compaiono alle due parti del segno di uguale, l’anagramma è quello in cui le lettere , ma nulla; ma mentre il secondo caso realizza una permutazione caotica delle lettere del nome, nel primo l’unica lettera che cambia ...
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tensore
tensore ente matematico formulato nell’ambito della → geometria differenziale e oggi studiato come un capitolo dell’→ algebra lineare. Il nome tensore nasce dalla teoria dell’elasticità, in quanto [...] indici. Analogamente, un tensore che muta segno scambiando due indici (dello stesso tipo) si dice emisimmetrico rispetto a dei due vettori con il cosiddetto tensore di Levi-Civita, o di permutazione, εijk definito da
Si ha infatti che u × v è ...
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Lo scioglilingua è un gioco verbale (➔ giochi di parole) in cui si è richiesti di ripetere una o più volte, il più velocemente possibile, una frase solitamente nonsense che presenta diverse difficoltà [...] permutazione, all’interno della frase, di gruppi di suoni di non facile articolazione. Lo sfidato, specie con l’aumentare della velocità dellsegno il dileggio cui viene sottoposto chi sbaglia, essendo il tabu del nonsenso meno marcato del tabu dell’ ...
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matrice jacobiana
matrice jacobiana matrice che generalizza a funzioni di più variabili la nozione di derivata prima. Si consideri una funzione ƒ: Rn → Rm di n variabili reali, a valori vettoriali (il [...] dalla permutazione degli assi (ogni scambio di assi corrisponde a uno scambio di colonne e quindi a un cambio di segno del determinante). La jacobiana della trasformazione inversa è J−1, estendendosi in tal modo il teorema di derivazione delle ...
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Kronecker Leopold
Kronecker 〈króonekër〉 Leopold [STF] (Liegnitz 1823 - Berlino 1891) Prof. di matematica nell'univ. di Berlino (1883); socio straniero dei Lincei (1883). ◆ [ANM] [INF] Algoritmo di K.: [...] si pensino affetti da un segno, dipendente da questioni di della matrice diagonale unitaria. ◆ [ANM] Simbolo di K. generalizzato: indicato con δ ij11,, ...,..., irjr , vale 1 (oppure -1) se gli indici distinti superiori costituiscono una permutazione ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
ordinare
v. tr. [dal lat. ordinare «mettere in ordine, dare assetto» e poi anche con i sign. del n. 3; der. di ordo -dĭnis «ordine»] (io órdino, ecc.). – 1. a. Mettere in ordine, collocare un insieme di oggetti, di elementi, ciascuno al posto...