In linguistica, in contrapposizione a polisemia, il fatto che un vocabolo, un’espressione o un segnolinguistico in genere, abbia un significato unico. ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] di carattere fonico-acustico. La vocalità non è una caratteristica necessaria del l. verbale. Il fatto che i segnilinguistici possano essere e siano in effetti realizzati graficamente, a volte anche mimicamente e spesso endofonicamente, prova che la ...
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Costituzione
Vezio Crisafulli
Aldo M. Sandulli
di Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli
COSTITUZIONE
Costituzione di Vezio Crisafulli
sommario: 1. Molteplicità di significati. 2. La costituzione in senso [...] dai quali è suscettibile di essere riguardato). Il fatto è che gli oggetti cui si allude, accomunandoli sotto il medesimo segnolinguistico, sono più di uno, dando luogo, per ciò stesso, a concetti distinti e diversi (anche se tra loro interferenti e ...
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L’inclusione dell’onomastica (ovvero l’insieme dei nomi propri di un sistema linguistico e, al contempo, la scienza specialistica che se ne occupa) all’interno di un volume nel quale si parla di identità [...] , così come esso si declina alla luce della percezione del valore identitario che i nomi dei luoghi, come segnilinguistici, possono rivestire ancora oggi.
Un primo e più adeguatamente definito livello di interazione fra identità nazionale e locale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] ).
Tra i testi platonici è il Cratilo che prende proprio come suo tema centrale una riflessione circa il rapporto tra il segnolinguistico e ciò a cui esso rimanda; o meglio, il dialogo prende avvio dal problema della “correttezza dei nomi” (orthotes ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le riflessioni sulla natura del linguaggio animano la scena culturale tedesca tra la [...] il ripetersi di tale unione consente che il concetto sia “comunicato, impresso e incorporato all’intelletto mediante il segnolinguistico come mediante l’intuizione stessa”. Quanto poi alla distinzione tra la forma grafica e fonica della parola e la ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] un milione di anni di evoluzione, gli scimpanzé non hanno trasformato queste poche coppie concetto-segno in segnilinguistici di livello superiore: i loro segni non possiedono la distinzione in classi richiesta dalle frasi e, quindi, le loro coppie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio del Novecento la logica si sviluppa sotto l’egida della problematica circa [...] selezionare un insieme qualsiasi come universo di riferimento all’interno del quale collegare – cioè interpretare – ciascun segnolinguistico della teoria con elementi appartenenti al dominio stesso di riferimento. Si potrà facilmente intuire che una ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] di s. filmica è implicato più negli aspetti dinamici e instabili di traccia che in quelli sistematici e statici di segnolinguistico. Ma l'idea derridiana di s. come traccia, come luogo in cui si manifestano tensioni colte a superare la linearità ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] serve a costruire la successione» (Jakobson 2002: 192).
La funzione poetica del linguaggio non è dunque solo un segnolinguistico orientato su sé stesso (può esserlo anche quella metalinguistica, in cui la lingua parla di sé stessa), ma anche ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...