simbolo
Fiorangela Oneroso
Nell’ambito della psicoanalisi si parla di simbolo nel senso di una produzione dell’inconscio. Esso è inteso originariamente da Sigmund Freud come la rappresentazione manifesta [...] da cui il latino symbolon. Con questo termine si indica un segno, un’immagine o un oggetto che ne rappresenta un altro con alle acquisizioni della linguistica strutturale di Ferdinand de Saussure, il s. è essenzialmente linguistico (la parola), ed ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’interno del programma di rinnovamento letterario della Pléiade, fondato sull’incontro [...] colto di assimilazione dei classici, per arricchire il tessuto linguistico e tematico di forme e ritmi sempre diversi e di della potenza creatrice, il macrocosmo si riempie così dei segni particolari che testimoniano la presenza del divino, e il ...
Leggi Tutto
America
Continente esteso fra gli oceani Atlantico e Pacifico. L’Atlantico si spinge nelle regioni centrali riducendole a una stretta catena di istmi con un compatto arco insulare a E, delimitando un [...] agricoltura, che tra gli incas comprendeva un prodotto destinato a segnare la storia dell’alimentazione europea: la patata. Il primo derivò la divisione del continente in due principali aree linguistico-culturali: l’A. latina centromeridionale e il ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera musicale di Igor Stravinskij per un trentennio circa si identifica con i principali [...] in un momento cruciale per la storia della Russia, che segna la fine dell’epoca delle grandi riforme e dei romanzi di militare – i quali sono assunti però entro un contesto linguistico-musicale che fa uso delle conquiste armoniche, melodiche e ...
Leggi Tutto
La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] insieme al Delfilo di Marco Antonio Ceresa, è il più vicino all’impianto linguistico di frate Colonna (oltre al cap. III, Lingua e grammatica, di volgare e «le compone non già sotto il segno del compromesso ma della violenza più sfrenata».
La censura ...
Leggi Tutto
Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] seconda funzione caratteristica degli enunciati ellittici è di natura testuale: il recupero di materiale linguistico che essi impongono diventa il segno della coesione degli enunciati (➔ coesione, procedure di). Il fenomeno è illustrato dall’es. (18 ...
Leggi Tutto
Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] pp. 47-62.
Desideri, Paola (1998), L’imperio del segno, ovvero la scritta murale fascista, in Ead. (a cura di), Il segno in scena. Scritte murali e graffiti come pratiche semio-linguistiche, Ancona, Mediateca delle Marche, pp. 175-223.
Huetter, Luigi ...
Leggi Tutto
PEA, Enrico
Giona Tuccini
PEA, Enrico. – Secondogenito di Mattia, marmista, e di Giuseppa Gasperetti, nacque a Seravezza (Lucca) il 29 ottobre 1881.
I primi anni della vita di Pea furono segnati da [...] ostile. Giuda (Napoli 1918), di ispirazione anarchica, segnò la prima uscita importante di Pea drammaturgo e venne il dialetto versiliese e la dizione arcaica, creando quel pastiche linguistico che valse a Pea la fama di ‘scrittore d’eccezione’ ...
Leggi Tutto
Per convenevoli s’intende un insieme di atti e formule verbali che denotano un comportamento formalmente cortese e che si ripetono in maniera rituale in determinate circostanze. Espressioni quali come [...] società: in molte culture, tagliare i convenevoli è segno di inciviltà e scortesia, in altre è invece indice di mitigare gli effetti potenzialmente aggressivi di un atto linguistico determina il ricorso a espressioni e formule che rivelano ...
Leggi Tutto
Borghini, Vincenzo
Giancarlo Mazzacurati
, L'esperienza critica del B. (1515-1580) segna forse l'epilogo più significativo di una vasta operazione di restauro filologico e di recupero dottrinario, che [...] , il critico insiste perché la misura dei sensi simbolici resti segnata dai limiti stessi che D. le pone nell'Epistola a Cangrande epoca post-umanistica) arbitrarie usurpazioni di autorità linguistica, da parte di centri periferici, estranei all ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...