UMBRI (lat. Umbri, gr. 'Ομβρικοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Gli Umbri sono un popolo dell'Italia Centrale che occupa fino alla conquista romana la regione compresa fra il Tevere a ovest, il [...] Lucani i Bruzî, gli Umbri sono i capostipiti di quel gruppo linguistico ed etnico ben definito che chiamiamo "osco-umbro" o " non molto antico con S-56??? = h, 8 = f e mancante di segni per le sonore g, d e per l'o. A esprimere il d rotacizzante ...
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RUNE
Otto von Friesen
Caratteri grafici particolari al mondo germanico che compaiono inizialmente presso i Goti sul Mar Nero verso l'anno 300 d. C., raggiungono la massima diffusione tra la fine dell'antichità [...] italiche e celtiche possedevano bensì i suoni j e w, ma non avevano segni distinti per questi suoni, che invece erano resi rispettivamente con i e u. Soltanto entro l'ambito linguistico greco, dove in ogni modo mancano i suoni j e w in principio ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] tipologie di comunicazione. Se la langue è un sistema di segni, ciascuno di questi risulta costituito da due parti: il radici.
Contestualmente agli esordi bachtiniani, i componenti del Circolo linguistico di Praga (tra cui J. Mukařovský e l'esule ...
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MANDEI
Giorgio Levi Della Vida
. Setta gnostica mantenutasi fino a tempi recenti col favore di speciali circostanze d'isolamento, nella xona paludosa presso il luogo di congiunzione tra il Tigri e [...] dopo che Th. Nöldeke nel 1875 ebbe chiarito il carattere linguistico dei libri mandei e W. Brandt nel 1889 ebbe compiuto remota con la scrittura siriaca estrangēlā. Il mandeo ha un segno particolare per rendere la d del pronome relativo, senza che ...
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NEOAVANGUARDIA
Alessandra Briganti
. Il movimento definito complessivamente con il termine "neoavanguardia" ha le sue origini nella situazione sociale e culturale che caratterizza la seconda metà degli [...] che scaturisce dall'individuazione dello stato della comunicazione linguistica ridotta a merce nei mass-media, sfruttata 1-6 settembre 1965) e dedicato al romanzo sperimentale, segnò invece un momento di superamento delle polemiche esplicite sul tema ...
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STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] si volse ai rapporti tra sviluppo letterario e sviluppo linguistico in Francia; tra le posizioni di Schuchardt e quelle -512; id., Essais de stylistique, ivi 1969; C. Segre, I segni e la critica, Torino 1969, 19763; I metodi attuali della critica in ...
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VIDEO.
Bruno Di Marino
– Videoclip. Gli anni Duemila. La nascita del lyric video. Bibliografia
Videoclip. – Il music video o videoclip (in lingua italiana) è una forma audiovisiva che traduce in immagini [...] Venti (gli esperimenti animati sul rapporto suono/segno), passando per le chansons filmée degli anni Trenta parte dei casi non riveste alcun interesse dal punto di vista linguistico. Molto diffusi sono ancora i videoclip coreografici o concettuali, ...
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NOVECENTO
Palma BUCARELLI
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. Arte. - Sulla fine del 1922, nella galleria Pesaro in Milano, un gruppo di artisti composto da Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Achille Funi, Emilio Malerba, Pietro [...] i primitivi di una nuova sensibilità.
Bibl.: M. Sarfatti, Segni, colori e luci, Bologna 1925, p. 126 segg.; id al suo europeismo e alla conseguente indifferenza per il "mezzo" linguistico uscì in un primo tempo in francese) adunò scrittori italiani ...
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HJELMSLEV, Louis Trolle
Amedeo De Dominicis
Linguista danese, nato a Copenaghen il 3 ottobre 1899, morto ivi il 30 maggio 1965. Studiò la linguistica comparativa indoeuropea con H. Pedersen all'università [...] (per es. i fonemi) e unità di contenuto (per es. le categorie semantiche), di rango inferiore ai ''segni'' linguistici. La teoria glossematica si caratterizza per una ricerca di formalizzazione delle categorie. Ma la sua maggiore difficoltà risiede ...
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VINJE, Aasmund Olafsen
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Vinje il 6 aprile 1818, morto a Gran il 30 luglio 1870. Figlio di un merciaio ambulante, si guadagnò con ogni genere di lavori - anche [...] (1866) - rappresentano infatti in Norvegia il primo segno precursore del naturalismo. Anche il positivismo e la della coscienza del proprio popolo. Non soltanto nella storia linguistica della Norvegia egli lasciò traccia durevole di sè: molte ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...