RONCAGLIA, Aurelio
Stefano Asperti
– Nacque a Modena l’8 maggio 1917 da Gino, professore di scuola secondaria e appassionato musicologo, e da Giuseppina Lucenti.
Il padre, nato a Modena il 7 maggio [...] ’effondrement de la quantité phonologique latine, in XVI Congrés internacional de linguistica... 1980, I, Palma de Maiorca 1982, pp. 109-122; quale resta in maniera più profonda e duratura il segno dell’attività dello studioso. Le edizioni di testi di ...
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termine
Nel suo valore originario, designa il " limite " o " confine " di un terreno o di un territorio; per estensione, indica il " confine ", o i " limiti " entro cui si esercita un diritto formalmente [...] suppositum è t. di ' seconda imposizione ' (di secondo livello linguistico) e designa il ‛ rapporto ' di qualcosa di particolare a D.: è da considerare che cosa è distribuito dal segno universale ‛ omnis '; si vedrà così facilmente quantum sua ...
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LORENZO Veneziano
F. Flores d'Arcais
Pittore documentato tra il 1356 e il 1372, fu la personalità più significativa del secondo Trecento a Venezia nel campo della pittura.La valutazione di L. nel contesto [...] polilobi della cornice e nella predella. Dal punto di vista linguistico il dipinto presenta alcune novità: le figure sono più piccole ricche falcature sottolineate, o meglio ritagliate, con preciso segno di contorno, ma è costituito da pieghe più ...
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VASSALLI, Sebastiano
Roberto Cicala
– Nacque a Genova il 25 ottobre 1941, ma fu abbandonato presto dai genitori (il padre Luciano, operaio nato a Voghera, e la madre Alfreda Falaschi di origini toscane) [...] Novara 2018). Travasando nella pagina, attraverso un furore linguistico e una satira culturale, le inquietudini politico-sociali alle esperienze letterarie giovanili, Abitare il vento del 1980 segnò il primo tentativo di un distacco e di una svolta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo sviluppo secentesco della musica strumentale si esprime in Inghilterra [...] soggetto della verginità (nell’ultimo titolo il virtuosismo linguistico si arricchisce del riferimento a brani per virginale e forma rettangolare e di piccole dimensioni. Il che non è segno di una solida affermazione della scuola inglese al di là ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il modello di poema eroico fornito dal Tasso influenza il genere epico secentesco europeo, [...] l’ideale della grandeur e del “purismo” linguistico si finisce con l’essere caricaturali, almeno secondo rappezzate le calze, che il mostaccio come hai tu.
Aveva costui molti segni su la faccia, che gli erano stati dati per suo benemerito; dove ...
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CUFICA
P. Orsatti
Grafonimo usato tradizionalmente per designare la scrittura araba, epigrafica o libraria, dei primi secoli dell'Islam.Si ritiene che l'aggettivo cufica (arabo kūfī) sia derivato dal [...] sopra il rigo di parole o parti di parole; uso di segni di distinzione) e ornamentali.In campo librario si assiste a una come in una pittografia il senso del messaggio, oltre la formulazione linguistica di esso (Orsatti, 1990, tav. 1). Nelle fasce che ...
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CAMPAGNA, Giuseppe
Giuseppe Inzitari
Nacque a Serra Pedace in provincia di Cosenza (come risulta dall'atto di battesimo; non quindi nel vicino comune di Pedace, come scrissero L. Accattatis e V. Imbriani, [...] C. - il che di per se stesso era un segno di insufficiente attitudine alla creazione di efficaci opere drammatiche - derivava per concorde giudizio, anche sulla linea del purismo linguistico e del classicismo letterario, ispirato al grandi italiani ...
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SACCANO, Ludovico
Gabriella Albanese
– Storico e significativo esponente dell’Umanesimo meridionale, nacque a Messina tra il 4 settembre 1403 e il 24 maggio 1404, primogenito di Pietro Saccano, barone [...] lui nel 1446 tenendo in alta considerazione le sue competenze linguistico-filologiche, e lo annoverava tra i grecisti siciliani nell’ da Messina), e San Placido Calonerò (già fatto segno della benevolenza di Elisabetta Barresi nel 1472), coinvolto ...
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BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] All'ovvietà del materiale dà vita un impasto linguistico estremamente composito e la sincerità espressiva d'uno sempre congiunto al nome, servì forse al B. per dar segno del suo rinnovamento, avvenuto secondo le regole della resipiscenza senile.
Di ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...