Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] prospettiva di una semplice estensione della 'scienza dei segni' a queste forme di comunicazione, di cui metodi di analisi specifici. In un serrato confronto con la teoria linguistica di L. Hjelmslev (ma con continui riferimenti alle concezioni di F ...
Leggi Tutto
Nacque a La Spezia il 14 luglio 1938 da Michele e da Elvira Masini. Studiò musica elettronica con P. Grossi al conservatorio L. Cherubini di Firenze, dove si trasferì definitivamente nel 1956, quando sposò [...] del 1965 (Faggi, p. 109). Le sperimentazioni linguistiche furono oggetto anche di numerose performances che l'artista presentò sull'azzeramento dell'immagine, corrosa dalla parola e dal segno (Autoritratto dell'artista del 1972-73, Filiberto Menna e ...
Leggi Tutto
Regista e fotografo malieno (n. Bamako, Mali, 1940). Nei suoi film C. ha elaborato una poetica fortemente legata alla terra e alla storia del suo popolo, sullo sfondo della lotta per la democrazia e la [...] nel tempo leggerezza di forma e densità di contenuto, nel segno di una più approfondita riflessione filosofica, e, soprattutto, di una maggiore attenzione rivolta all'aspetto linguistico. La sua cinematografia è caratterizzata da temi quali la ...
Leggi Tutto
Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] nel 1957 le Sources manuscrites du Cours de linquistique générale. L'opera ha segnato una svolta profonda nella conoscenza del pensiero linguistico saussuriano. Altri decisi progressi si sono avuti grazie al pluriennale lavoro del filologo di ...
Leggi Tutto
Filologo e scrittore tedesco (Hanau, Assia, 1785 - Berlino 1863), fondatore della germanistica. Studiò diritto all'università di Marburg, apprendendo ben presto, anche a seguito dell'ammaestramento impartitogli [...] (2 voll.). L'opera fra tutte più monumentale, che segnò la rinuncia a ogni altra iniziativa, fu il Deutsches Wörterbuch dedicò con un impegno totale, in esso è il lessico di tutto il patrimonio linguistico tedesco a partire dalla metà del 15° secolo. ...
Leggi Tutto
Scrittore russo (Mosca 1890 - Peredelkino, Mosca, 1960). Vicino ai futuristi, esordì con le poesie Bliznec v tučach ("Il gemello nelle nuvole", 1914), imponendosi presto come il più interessante lirico [...] corsi di H. Cohen a Marburgo) si avvicinò al gruppo futurista "Centrifuga", esordendo come poeta sotto il segno dello sperimentalismo linguistico nella già citata raccolta Bliznec v tučach. Dopo la raccolta Poverch bar′erov ("Oltre le barriere", 1917 ...
Leggi Tutto
Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] distintivo di tale conoscere. Tra le opere: Epica e romanzo nel Medioevo Persiano (1927); Sommario di linguistica ario-europea (1930); Il segno vivente (1952; nuova ed. 1969); Saggi di critica semantica (1955); Nuovi saggi di critica semantica (1956 ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (Denver, Colorado, 1901 - Gainesville, Florida, 1979); ha recato sul terreno del pragmatismo e del behaviorismo americani le istanze più vive delle indagini neopositivistiche europee [...] sull'analisi del linguaggio e sul carattere linguistico dei problemi filosofici, elaborando una scienza generale dei segnilinguistici, o semiotica. Egli l’ha costruita da un punto di vista biologico-behavioristico, esaminando la funzione assolta dal ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Clermont-Ferrand 1925 - Sèvres 1997). Musicista, giornalista, saggista (Monteverdi, 1960), disegnatore, fece parte del gruppo di Tel quel. Influenzata dalle esperienze del nouveau roman, [...] ma anche da Rabelais e Villon, e condotta sotto il segno di un forte sperimentalismo visivo (collages, calligrammi, variazioni tipografiche, ecc.) e linguistico, la sua opera fu dominata dai temi dell'erranza, dell'assenza, della morte. Dopo la ...
Leggi Tutto
PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] utilizzava in chiave tradizionalista e apologetica l’arsenale linguistico e teorico dei philosophes – il diritto naturale, della sconfitta militare a cedere grossa parte dei suoi domini, segna solo a prima vista il punto più basso e conclusivo della ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e forniti di suddivisioni e indicazioni varie),...