ZECCA (fr. hôtel de la Monnaie; sp. casa de moneda; ted. Münze; ingl. mint)
Mario Levi Malvano
L'emissione della moneta essendo sempre stata monopolio dello stato (v. moneta, XXIII, p. 637), fin dall'epoca [...] elettro (v.). Il bronzo delle monete antiche contiene molto meno rame delle moderne, allegato con stagno, zinco e piombo quella di Venezia per lo zecchino, e quella di Milano, segnò l'inizio di un periodo di grande espansione commerciale per l' ...
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Il funzionamento di un sistema economico si può sempre considerare come il frutto dell'interazione tra comportamento dei mercati e scelte di politica economica. Nel caso dell'e. i. questa interazione è [...] almeno in parte il debito in essere sia eliminato o quanto meno convertito in altre forme, come le azioni, che ne che favoriscano gli scambi con i paesi ex socialisti. Segni incoraggianti in questo senso vengono dall'incontro dell'aprile 1992 ...
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La seconda Guerra mondiale è scoppiata fra paesi che da tempo più o meno lungo praticavano il regime della moneta manovrata o presso i quali, in conseguenza di vicende storiche varie, vigeva il regime [...] esteri in regime di carta moneta, Milano 1944; L. Federici, Teoria dei cambî, con particolare riguardo al caso delle monete segno, Milano 1945.
Legislazione valutaria in Italia. - Il controllo dei cambî attuato in Italia nel 1934 con una lunga serie ...
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Welfare
Sergio Nisticò
Ogni sistema di w. è inevitabilmente espressione di un patto sociale, mediato dalle istituzioni di governo, tra individui appartenenti a diverse generazioni e classi di reddito. [...] di disoccupazione. La controffensiva liberale ha lasciato il segno nelle riflessioni teoriche sul w. contemporaneo e il qualsiasi trasferimento di ricchezza a favore delle categorie meno premiate dai meccanismi di mercato non possa che avvenire ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] mondo popolare solo nell'ultimo quarto dell'Ottocento. Un segno di questa inversione di tendenza, cui seguirà la prezzo che un individuo è disposto a pagare oggi per consumare o meno un bene domani. Per es., la disponibilità attuale di qualcuno a ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] né dai governi dei 15 stati indipendenti. In modo più o meno marcato tutti gli stati dell'ex URSS si indirizzano verso un' contro 18. A Brežnev è possibile far risalire invece i primi segni di apertura verso la Cina (discorso di Taškent del 24 marzo ...
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Il termine "edilizia" ha oggi un significato più ampio che supera quello tradizionalmente riferito, in senso restrittivo, agli edifici pubblici e privati: è il momento operativo che traduce in una "realtà [...] può organizzare a suo piacimento in base a una gamma più o meno ampia di scelte.
Al fine di garantire i gradi di flessibilità con le cappelle smontabili o addirittura mobili, sono il segno espressivo di una realtà umana e sociale completamente nuova. ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] o del tedesco M. Ernst: per Dalí l'abito è segno simbolico, e dunque una collaborazione con il mondo della m. peraltro tende a essere sempre più fashion-oriented, ovvero sempre meno interessata a prodotti di lunga durata, ma piuttosto a prodotti ...
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GRAN BRETAGNA e Irlanda del Nord, Regno Unito di
Attilio Celant
Livio Tornetta
Francesca Socrate
Guido Bulla
Eugenia Equini Schneider
Enrico Zanini
Colin Swift
Donatella Calabi
Nicola Balata
Stefania [...] , dopo un allarmante calo nel biennio 1980-81, mostrò segni di ripresa solo a partire dal 1982.
Tutto ciò non 1966, di J. Fowles [trad. it., 1968]). Né mancano tentativi, più o meno riusciti, di far propri gli esiti del Nouveau Roman (è il caso di A. ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768; App. III, 11, p. 1037)
Sergio Rinaldi Tufi
Gabriele Scimemi
Urbanistica antica. - I primi insediamenti stabili di una certa consistenza si costituiscono durante il periodo [...] più potenti la crescita della città, vantaggiosa o meno sul piano produttivistico, è comunque fonte di gravi 41% in Romania, dal 40% al 60% in Unione Sovietica). Il segno più chiaro dell'efficacia di questa azione è la capacità di realizzare in gran ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...