Per Bice Mortara Garavellia cura di Carla Morello«Quaderni», Volume 42Accademia delle Scienze di Torino (2024) L’ uscita del n. 42 dei «Quaderni» dell’Accademia delle Scienze di Torino, che raccoglie le [...] in nota a p. 43): «considerare la lingua con l’occhio del letterato e la letteratura con l’occhio del linguista».E segno di questa inedita originalità è la pluralità delle voci che si richiamano nel libro al suo insegnamento, che ha spaziato 1) dalle ...
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Le letterature nazionali sono simili a specie viventi che mutano e si evolvono in modo diverso a seconda dei contesti e delle epoche e che qualche volta, per puro caso, si estinguono. Come in una specie [...] e li rende utili per una vita migliore»), si potrà dubitare anche che le scritture poste esplicitamente sotto il segno della trascendenza non debbano avere spazio nella storia dell’autobiografia occidentale. Analogamente, che un romanzo debba essere ...
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Enzo SicilianoRacconto di romanzi e poetia cura di Flavio Santiprefazione di Raffaele ManicaCosenza, Luigi Pellegrini Editore, 2024 Su Enzo Siciliano – (Roma, 1934-2006), romanziere e critico letterario, [...] dell’espressione alla formalizzazione pura, dalla cosa al segno [quale sarebbe la “cosa” della parola letteraria se BibliografiaSegre, C., L’«Hypnopaleoneomachia» di Pizzuto, in Id., I segni e la critica, Torino, Einaudi, 1969, p. 209.Siciliano ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] classico della vita di campagna statunitense, rappresentata in stile oleografico.La tipica esclamazione di Annie, Lah-de-dah, segno di estrema affettazione su cui scherza Alvy, è conservata nel doppiaggio, ma risulta bizzarra in italiano; sfuggirà a ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] apparente inferiorità. In effetti, lo stabilimento, che si erge in una bassa, a ridosso del fiume Astichello, il cui corso segna il confine del territorio comunale, non è quasi visibile. Percorrendo la strada che lo fiancheggia, a una quota piú alta ...
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Dobbiamo considerare che i rapporti con gli stranieri sono sacri al massimo grado […] Poiché infatti lo straniero è solo, senza compagni e parenti, merita più pietà da parte degli uomini e degli dèi (Platone: [...] il re che tutti credono morto, e pur non riconoscendolo, perché vestito da mendicante, gli offre la sua modesta elemosina, segno di grande generosità:«Ospiti e poveri vengono tutti da Zeus» (Omero: 114).Solo i Ciclopi non curano Zeus! A nulla ...
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Proseguiamo il viaggio tra i suffissi dei cognomi italiani con alcune curiosità su terminazioni particolari. Perché numerosi cognomi tipicamente lombardi terminano in -aghi?-ago è il suffisso prediale [...] con nomi personali. La -z finale non viene pronunciata ed è stato accertato che si tratta di un segno grafico convenzionale, non corrispondente ad alcun fonema, poi però stabilizzatosi, con cui notai, cartografi, funzionari, redattori di catasti ...
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Ricordo di aver letto dopo la maturità, durante l’estate del ’64, nei tascabili Mondadori, Le libere donne di Magliano. Mi appassionò la descrizione della follia, del delirio, della vita di quelle donne [...] a umane profondità assolutamente sconosciute nella crudezza della mia adolescenza. Quella lettura, quelle suggestioni lasciarono il segno. Forse anche per questo, studente nella facoltà di Medicina di Napoli, cominciai a frequentare la clinica ...
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Proseguiamo il viaggio tra i suffissi dei cognomi italiani con il reale o apparente significato diminutivo (nelle puntate precedenti: qui e qui). -uccio e -uzzo (con -uz, -utz, -uzz)Nel lessico il suffisso [...] orsatto/orsato (nell’italiano standard è sopravvissuto il solo cerbiatto e con diversa vocale tigrotto, aquilotto, ecc.); il segno di un’appartenenza; e l’indicazione di una discendenza, tutte buone ragioni per formare cognomi. I più frequenti dei ...
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Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] privo di motivazione tematica, sicché la corrente diegetica vacilla, si smorza, cede alla libera fulgurazione associativa», nel segno di ripetizioni non necessarie, di totale mancanza di revisione formale, di indicativi al posto di congiuntivi, di ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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