BRYGOS DI OXFORD, Pittore del
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante intorno al 470 a. C. È noto attraverso una coppa di Oxford, con firma di Brygos come vasaio, a cui S. D. Beazley ne accosta con [...] qualche incertezza altre due. Si tratta di un pittore assai secondario dal segno duro e spiacevole, che nelle sue pitture, affollate di figure faticosamente articolate, non ha che rapporti vaghissimi con il gruppo di Brygos.
Bibl.: J. D. Beazley, Red ...
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Pittore francese (Parigi 1920 - Montbéliard 1999). Frequentò l'École nationale des arts décoratifs; soggiornò a lungo in Italia (1946-48), dove studiò in particolare Giotto, il Beato Angelico e Piero della [...] . Dopo il 1950 si affermò come uno degli esponenti della cosiddetta corrente del "paesaggismo astratto": impasto materico, segno, vibrazione di colore tendono alla creazione di spazî inventati che contengono tuttavia costanti richiami alla natura, o ...
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DELLA TORRE, Giulio
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova il 27 maggio 1584 da Battista e da Pellina Invrea. Il padre, esponente della nobiltà "nuova", fu posto nel primo bussolo del Seminario (da cui venivano [...] sorteggiati governatori e procuratori) all'epoca delle trattative di Casale del 1576, segno dell'importanza della famiglia; del padre si ricorda soprattutto il progetto (non realizzato) del raddoppio di strada Nuova.
Le prime notizie sulla vita ...
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CRESO (Κροίσος)
L. Vlad Borrelli
Figlio di Aliatte, nato verso il 595 a. C., fu l'ultimo re della Lidia. Dopo la disfatta nella piana dell'Ermo e la resa di Sardi, cadde in potere di Ciro, re dei Persiani [...] (546 a. C.). Il regno di C. segnò il massimo avvicinamento della Lidia alla cultura greca, così che la figura di questo monarca, elevato a simbolo della ricchezza orientale, è legata con la storia e con l'arte elleniche. Dalle fonti antiche (Herod., ...
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Musicista e artista concettuale italiano (Firenze 1926 - ivi 2007). Si è dedicato alla musica dopo aver compiuto studi di ingegneria e dal 1950 ha cominciato a comporre. Nel 1961 ha fondato con P. Grossi [...] l'associazione Vita musicale contemporanea e ha coordinato con S. Bussotti la mostra itinerante Musica e segno. Il suo approccio sperimentale (Gesti sul piano, 1963, performance per pianoforte; Il silenzio. Musica verità, 1965, paesaggio sonoro di ...
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D'AMATO (Amato), Gennaro
Paola Pallottino
Nacque a Napoli il 1° apr. 1857 da Ferdinando e da Maria Raiola. Amico ed allievo di Morelli, Mancini e Gemito, fu illustratore e saggista, oltre che pittore. [...] egli esordì sul giornale satirico napoletano Bello Gasparre con grandi tavole caricaturali che denunciavano ancora l'influenza del segno di G. Ansaldi (Dalsani) e M. Buonsallazzi (Solatium). Nel 1881 si trasferì a Genova dove iniziò a collaborare ...
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ANCONA, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante circa il 460 a. C. Gli viene assegnato un ristrettissimo gruppo di coppe che lo rivela assai vicino al grande maestro della prima classicità, [...] il Pittore di Pistoxenos (v.). Si tratta di un pittore nella tecnica a figure rosse, assai notevole per il segno terso e certo carattere ampio e quasi monumentale.
Bibl: J. D. Beazley, Red-fig., p. 578. ...
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Arte
Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili [...] e si strofina con un oggetto duro e liscio) o con un torchio tipografico a pressione verticale. Sulla carta i segni stampati risulteranno leggermente avvallati.
I. in cavo
L’i. in cavo, su matrice metallica (soprattutto rame; dalla fine del 18 ...
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Pittore e incisore francese (Digione 1837 - Watford, Londra, 1911), allievo di Lecoq de Boisbaudran, fu attratto ben presto nell'orbita di G. Courbet; nel 1863, rifiutato dal Salon ufficiale insieme con [...] , ecc., si stabilì in Inghilterra, dove esercitò, specialmente come incisore e litografo, larga influenza, affidandosi essenzialmente al segno lineare, e prediligendo temi di un'intensa spiritualità (Ex voto, Digione, Musée des beaux-arts), talvolta ...
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GOLUCHOW, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante intorno al 520 a. C., ai primordi della nuova tecnica a figure rosse. Si tratta di un artista minore, ma di personalità assai spiccata e [...] riconoscibile. Gli vengono assegnate un piccolo numero di oinochòai, decorate tutte da una sola figura, definita da un segno urtato e angoloso. La trasparente onestà del pittore, la preoccupazione di vivificare, segmentandoli, i corpi delle sue ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...