Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] ceduto per un passaggio televisivo dalla Columbia a due milioni di dollari e visto da 70 milioni di spettatori: inequivocabile segno, se ce ne fosse stato bisogno, dell'effetto di coinvolgimento e di seduzione del cinema sul pubblico televisivo.Il ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] , come Marina Abramović (Balkan Baroque, 2000, di Pierre Coulibeuf). In Germania la cultura di matrice purovisibilista ha lasciato un segno nell'opera di uno dei registi e produttori più prolifici in Europa, Reiner Moritz, che dalla fine degli anni ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] di Mike Nichols, che dopo il successo nel 1966 di Who's afraid of Virginia Woolf? (Chi ha paura di Virginia Woolf?) segnò quasi una svolta epocale vincendo l'O. alla regia nell'edizione del 1967 per The gradu-ate (Il laureato), che anticipava lo ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] . In ogni racconto (classico), al di là di tutte le sue possibili varianti, si narra sempre la stessa storia, quella che segna il destino del soggetto dell'inconscio, del soggetto desiderante e pulsionale, a cui Sofocle e Freud hanno dato il nome di ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] di una ricerca più vasta, seppure sempre ispirata e coerente. Man Ray, ricercatore inesauribile e geniale, segnò gli anni dell'avanguardia storica sul versante fotografico (assemblaggi, solarizzazioni, rayographes) ma anche con straordinarie prove ...
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Corea
Fernanda Moneta
Cinematografia
La cinematografia coreana, a causa delle vicende politiche che hanno segnato il Paese, almeno a partire dalla guerra civile degli anni Cinquanta, è risultata nettamente [...] un percorso di decolonizzazione, democratizzazione e modernizzazione. Eunhaengnamoo chimdae (1995, noto come Gingko bed) di Chang Je Gyu segnò uno dei maggiori incassi per un film coreano (3,5 milioni di dollari). Tratto dal controverso racconto di ...
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Progressi generali. - La costante evoluzione della tecnica cinematografica e delle scienze di cui essa si vale (ottica, meccanica, fotochimica, radiotecnica, ecc.) ha largamente contribuito a perfezionare [...] parlato è risorto rigogliosamente con Le sei mogli di Enrico VIII (1933), Caterina di Russia (1933), Cristina di svezia (1933), Il segno della Croce (1933) e avrà sempre i suoi fedeli, come sicuro è sempre l'esito delle nuove, e sempre più accurate ...
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(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno [...] sofferma su un lirismo cromatico, A. Grass (n. 1937), attratto in particolare dalla pittura materica. Persistono nel tempo le variazioni su segno-luce-colore di M. Hernández (n. 1924).
La scultura astratta ha inizio con l'opera di E. Negret (n. 1920 ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] il Grande o dell'infanzia di Gor′kij; solo il 1938 vide il vertice di tale tendenza con Aleksandr Nevskij che segnò il ritorno grandioso di Ejzenštejn. Ma il cinema russo si andava avvitando in una spirale di celebrazioni formali e ufficiali. Né ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] e di horror il compito di risollevare il morale delle truppe. Ma al di là di tutto questo la c. degli anni Quaranta ‒ segno, questo, del suo 'invecchiamento' ‒ cominciò a riflettere su sé stessa. Heaven can wait (1943; Il cielo può attendere) fu per ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...