Il trattamento delle maiuscole in italiano, salvo casi stringenti (per esempio: l’inizio di una frase dopo un segno d’interpunzione forte), è piuttosto complesso e non riducibile a formule e regole. È [...] fortemente collegato al non così certo principio ...
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Ci limiteremo a riportare quanto scrive nella sua Grammatica italiana (Utet Libreria, 1989, Con la presente vi chiedo di prendere posizione sull'uso invalso in Italia di leggere la lettera V non come giustamente [...] si le 37) Luca Serianni – sostenuto dall’Accademia della Crusca –: «I nomi delle varie lettere sono oggi stabilizzati tranne per v, che come segno distinto da u ...
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Il gentile utente ha colto nel segno e dunque può regolarsi di conseguenza: poiché il pallone è effettivamente entrato in porta, il congiuntivo fosse non ha senso e va sostituito dall’indicativo era. ...
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Possiamo tranquillamente adottare l’una o l’altra soluzione. Perdipiù, volendo, si può anche evitare di marcare con un segno d’interpunzione lo snodo del testo costituito dalla formula di congedo seguìta [...] dalla firma, poiché nel genere epistolare è n ...
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Bisogna fare attenzione a non mescolare la grammatica con giudizi extralinguistici, governati da sempre opinabili e soggettive visioni e interpretazioni della realtà. Il segno linguistico ha una sua autonomia, [...] ed è (tende a essere) prima di tutto ar ...
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La virgola è, a dispetto della sua dimensione graziosa e minuscola di 'piccola verga', un grosso fenomeno: «La virgola è il segno d’interpunzione “di uso più largo, vario e articolato” (Serianni), “più [...] carico di valori e di funzioni”, e, in quanto t ...
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La virgola è il segno di punteggiatura più versatile. Oltre ai casi noti e stranoti in cui il suo uso e il suo non uso sono regolati in modo piuttosto stretto, la virgola può essere usata in alcune situazioni [...] che tendono a riprodurre o a evocare le ...
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Trattasi di un accento che appartiene al sostantivo dì 'giorno', col quale sono composti i nomi di cinque giorni della settimana; tale accento va pertanto mantenuto: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì. Allo stesso modo abbiamo il saluto, o ...
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Scriva tranquillamente arguire senza il segno della dieresi, che, nelle convenzioni redazionali stabilite da chi ha ideato e realizzato il Vocabolario Treccani (su carta e on line), ha la sola funzione [...] di segnalare visivamente il valore vocalico di ...
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Il 10% perso corrisponde a una quantità assoluta di segno + (1.000 euro? Un milione di euro?). Per questo motivo è corretto darne conto in termini “positivi” (una perdita del / un calo del 10%). In termini [...] relativi, rispetto a un'entità data, è inve ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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