La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] in scriptio continua si riscontra la presenza di lettere più grandi o messe in rilievo (sporgenti nel margine sinistro): queste segnavano, solitamente, l’inizio di un nuovo paragrafo o di un nuovo capitolo.
Fu con l’affermarsi delle grafie minuscole ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] (➔ volgarizzamenti, lingua dei) dal latino e nella trattatistica didattica. In età comunale, i notai lasciarono il segno della loro presenza nei più vari generi letterari, dalle cronache, ai poemi, alle enciclopedie (cfr. Fiorelli 2008 ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] sono ancora visibili gli antichi padiglioni, e il Palazzo Ch’angdok (1405).
Le diverse situazioni, politiche ed economiche, che hanno segnato la storia della penisola di C. a partire dalla metà del 20° sec. si rispecchiano anche nel campo delle arti ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] R. Menéndez Pidal, M. Barbi, V. Santoli, P. Toschi), che hanno portato a individuare nella rielaborazione il segno distintivo della popolarità dei canti, dall’altra alle precisazioni della critica letteraria (Croce), che hanno chiarito il concetto di ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] pratiche correnti nella scuola.
Per prima cosa è bene ribadire, attraverso le parole di una linguista che ha segnato in modo indelebile la storia dell’educazione linguistica, che «saper analizzare materiali linguistici dati, riconoscere le categorie ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] con ç all’interno di parola), tra i vocale e j semiconsonante, tra u e v. In seguito alle osservazioni di Tolomei, usò il segno ʃ per distinguere la s sonora e adottò le grafie ki (kiave, ma anche burki «barche da carico»), lj (volja) e, se pure con ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] uso era piuttosto frequente nell’italiano antico:
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a. Rimontò per la via onde discese
(Dante, Inf. XIX, 126)
b. Poi fece il segno lor di santa croce;
ond’ei si gittar tutti in su la piaggia:
ed el sen gì, come venne, veloce
(Dante, Purg. II, 49 ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] con la Castellata (alta Valle Varaita), furono parte integrante del Regno di Francia fino al Trattato di Utrecht (1713), che segnò il loro passaggio alla sovranità sabauda. Gli abitanti dell’alta Val Chisone e della Val di Susa, in special modo ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] riesce a dare forma letteraria separata alla tradizione latina e a quella volgare e «le compone non già sotto il segno del compromesso ma della violenza più sfrenata».
La censura dell’affettazione di quanti «scrivendo e parlando a donne usano parole ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] è interessante, però, che la grafia non fusa appaia in diversi esempi dell’uso contemporaneo, per es. in rete, probabile segno, però, di distrazione o di incultura piuttosto che di attenzione etimologica:
(10) Ragazzi i mezzi cuori d argento in torno ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...