La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] il Guiscardo nella Sicilia strappata ai sovrani arabi conservò a lungo la mezzaluna e la citazione coranica al posto della croce, segno della tolleranza per quel sincretismo in materia di simboli che esprimeva bene la realtà di un mondo dove le fedi ...
Leggi Tutto
HACK, Georg
Daniela Rando
Nacque nei primi decenni del secolo XV a Thomaswaldau, una località della Slesia in diocesi di Breslavia, possesso della famiglia e luogo di sepoltura dei genitori. Di nobile [...] e confermerebbe la familiarità dell'H. con la corte federiciana.
L'episcopato trentino dell'H. si svolse comunque sotto il segno della soggezione a Sigismondo d'Austria-Tirolo: con le cosiddette "compattate" del 29 apr. 1454, un testo che solo dal ...
Leggi Tutto
puritanesimo
Silvia Moretti
L’ala intransigente e calvinista dei protestanti inglesi
Il puritanesimo è un movimento religioso che si sviluppò all’interno della Chiesa anglicana nel corso del Cinquecento: [...] che ancora ricordava il cattolicesimo: per esempio, il grande sfarzo delle cerimonie religiose accompagnate dall’organo, il segno della croce, i ricchi paramenti sacerdotali. Ispirandosi al calvinismo, i puritani sostenevano che tutto quel che accade ...
Leggi Tutto
Teologo evangelico (Rappoltsweiler, Alsazia, 1635 - Berlino 1705), fondatore del pietismo tedesco. Compiuti gli studî teologici a Strasburgo, fu chiamato (1666), come "seniore" (primo parroco) a Francoforte [...] . Presto a S. venne in aiuto il discepolo A. H. Francke, molto più polemico contro il tradizionale orientamento teologico. Fatto segno a violenti attacchi, S. si ritirò prima alla corte di Dresda (1686), poi a Berlino, dove riuscì a fare istituire ...
Leggi Tutto
PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] in città, il 16 maggio 1805, che si prolungò il 26 giugno in una calorosa allocuzione concistoriale.
Gli anni 1802-06 segnarono anche una fase offensiva di grande portata da parte della S. Sede. Il 27 novembre 1801 Pio VII mandò il cardinale Caprara ...
Leggi Tutto
LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] di Subiaco e per quello di S. Silvestro al Soratte, per le cattedrali di Anagni, di Fondi e di Terracina. Restano, a segno tangibile dell'attività di L. IV per l'abbellimento delle chiese romane, rilevanti parti di un ciclo di affreschi da lui fatto ...
Leggi Tutto
Teologo spagnolo (Arganda 1624 - Roma 1705). Gesuita, docente di filosofia e teologia a Salamanca e predicatore famoso, generale della Compagnia di Gesù nel 1687. La sua fama è legata alla tenace lotta [...] fu messa in circolazione e sembra ne sia restata una sola copia: questo indica che se anche la nomina di G. segnò l'inizio di un graduale mutamento nell'indirizzo teologico-morale dei gesuiti, non significò però la fine di ogni opposizione a González ...
Leggi Tutto
SCARAMPO, Lodovico (Luigi, Alvise; XXXI, p. 3)
Ermenegildo SCACCIA SCARAFONI
È chiamato anche Scarampo Mezzarota (una mezza ruota è disegnata nella punta del suo stemma); ma il suo vero cognome è Trevisan. [...] cardinale di S. Lorenzo in Damaso. Nel 1443 trattò la pace con Alfonso d'Aragona: ne ebbe dal papa, premio e segno di fiducia, la commenda della ricca abbazia di Montecassino che tenne definitivamente dal maggio 1454 fino alla morte. Da Paolo II ebbe ...
Leggi Tutto
Religione
Mircea Eliade
sommario: 1. Definizioni: la religione e il sacro. 2. Manifestazione del sacro. 3. Lo spazio sacro. 4. Vivere in un mondo sacro. 5. Il tempo sacro. 6. La struttura delle feste. [...] una chiesa costituisce una rottura nello spazio profano di una città moderna, la celebrazione che si svolge al suo interno segna una rottura nella durata temporale profana. Quello che è presente nella chiesa non è più il tempo storico odierno - il ...
Leggi Tutto
GIOVANNI XVI, antipapa
Luigi Canetti
Giovanni Filagato nacque a Rossano, in Calabria, intorno alla metà del X secolo da famiglia greco-bizantina di umili origini, forse di estrazione servile. Abbracciò [...] l'avrebbero ricondotto per sempre nel monastero dove trascorse i suoi ultimi anni.
Vi è più di una traccia successiva di segni palesi di rammarico e forse anche di pentimento personale di Ottone III per l'operato dei suoi uomini in quei frangenti. È ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...