GAUDERICO
Federico Marazzi
Nulla si sa delle sue origini familiari e del luogo e data di nascita; la sua stessa esistenza in vita è testimoniata solo per gli anni 867-879.
Il nome, di origine germanica, [...] . Arnaldi (1956) si pronuncia per un'interruzione e un cambio di mano all'altezza del capitolo I, 18, indicando come segno di ciò il cambiamento di registro narrativo che, da un libero assemblaggio di parti delle Recognitiones, si trasforma in un ...
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Disegnatore (Londra 1756 - ivi 1827). Studiò nella Royal Academy e lavorò a Parigi (1772-74). Fino al 1789 espose disegni di ritratto e di paesaggio. Si dedicò poi interamente alla caricatura, trattando [...] con grande acume di segno e acre accento satirico soggetti di carattere sociale e politico. La più nota delle serie di suoi disegni, pubblicata da R. Ackermann (1812), si intitola Tour of dr. Syntax in search of the picturesque. ...
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Pseudonimo del poeta cubano Gabriel de la Concepción Valdés (Matanzas 1809 - ivi 1844). Dopo una giovinezza stentata, poté darsi agli studî letterarî per la liberalità di un protettore, Plácido Puentos, [...] il cui nome egli adottò in segno di gratitudine. Fu implicato, forse ingiustamente, in una congiura politica, e fucilato. Scrisse Poesías (1838), El veguero (1842), El hijo de maldición (1843). Postuma è l'ed. delle Poesías completas (1886). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] con l’intervento, accanto ai pensatori, degli uomini d’azione. La terza fase è il ripensamento critico di quanto fatto e segna, spesso, il tentativo di ritorno al periodo precedente. La quarta e ultima è l’età della soluzione, nella quale le idee ...
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Elliott, Herbert James (Herb)
Roberto L. Quercetani
Australia • Subiaco (Australia Occidentale), 25 febbraio 1938 • Specialità: Mezzofondo
Alto 1,81 m per 68 kg. Già a 19 anni, ai Campionati Australiani [...] del 1957, mise a segno una doppietta miglio-880 yards (4′00,4″ e 1′49,3″). Allenato da Percy Cerutty, che più che alla tecnica o alla tattica dava importanza ai fattori psicologici, riuscì a fondere le sue doti fisiche con una solidissima ...
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Scultore (Haarlem, tra il 1355 e il 1360 - Digione 1405 o 1406). Dopo aver lavorato a Bruxelles, dal 1385 fu a Digione al servizio del duca di Borgogna lasciando con la sua opera un profondo segno innovatore. [...] decorata con le figure stanti di Mosé, Geremia, Zaccaria, Daniele, Isaia e David e con sei angeli dolenti, segnata da un'assoluta padronanza tecnica nella profonda penetrazione psicologica e nel possente e variato gioco dei panneggi, caratteristiche ...
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Procof′ev, Sergej Sergeevič
Alessio Scarlato
Compositore e pianista ucraino, nato a Soncovka l'11 aprile 1891 e morto a Mosca il 5 marzo 1953. Musicista di grande fama, ha lasciato il suo inconfondibile [...] segno anche nel cinema, con le due partiture realizzate per Sergej M. Ejzenštejn, tuttora annoverate tra i risultati più significativi mai raggiunti in questo campo. La collaborazione tra i due artisti rappresenta un esempio quasi unico di ...
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Scrittore francese (Clermont-Ferrand 1925 - Sèvres 1997). Musicista, giornalista, saggista (Monteverdi, 1960), disegnatore, fece parte del gruppo di Tel quel. Influenzata dalle esperienze del nouveau roman, [...] ma anche da Rabelais e Villon, e condotta sotto il segno di un forte sperimentalismo visivo (collages, calligrammi, variazioni tipografiche, ecc.) e linguistico, la sua opera fu dominata dai temi dell'erranza, dell'assenza, della morte. Dopo la ...
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Menestrello francese, autore del Roman de la Violette che narra dell'innocenza riconosciuta di una donna, amica fedele di Gerardo di Nevers, calunniata da un cavaliere sleale. Per convalidare la sua accusa, [...] il cavaliere svela un segno di natura intima, la "violetta" che la dama ha sulla sua persona e che egli era riuscito a scoprire con un sotterfugio. Il motivo conduttore del poema, finito di comporre nel 1227, è, con qualche variante, quello di opere ...
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CANCER, Matteo
Alfredo Cioni
Nacque a Brescia, ma si trasferì a Napoli, ove fu attivo come tipografo per oltre un quarantennio.
Non si conosce l'anno del suo arrivo a Napoli, né quello che segnò l'inizio [...] della sua attività. Il Giustiniani lo fissa al 1532, mentre deve essere stato anteriore al 1529, anno nel quale stampò - assieme al Sultzbach - la sua prima edizione o, per lo meno, quella che sinora sembra ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...