Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] e fu sempre la semiologia, con il suo percorso e anche con la sua crisi verso la metà degli anni Ottanta, a segnare il destino di questo paradigma teorico. Il primo periodo dello sviluppo degli studi di semiologia del cinema è collocabile tra la metà ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] fu effettiva, così che poté infine uscire un film, Człowiek z marmuru (1977; L'uomo di marmo) di Wajda, che segnò una svolta epocale, stimolando i giovani del gruppo X ad affermare le istanze politiche che sarebbero esplose nel movimento Solidarność ...
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Ōshima, Nagisa
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico giapponese, nato a Kyoto il 31 marzo 1932. Si è imposto negli anni Sessanta come la maggiore personalità della 'nuova ondata' cinematografica [...] (una delle majors giapponesi); tuttavia il suo rapporto con le strutture della produzione commerciale si qualificò subito nel segno del conflitto, proprio come nel caso dei giovani registi della Nouvelle vague, cui è stato spesso paragonato. Dopo ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] , facendo acquisire al cinema una più ampia dimensione estetica e culturale. Gli anni dai Settanta ai Novanta sarebbero stati segnati da una piccola diaspora ‒ che vide Ferrero, Fink e Pellizzari fondare, nel 1974, una nuova rivista, a lungo di ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] . L'impresa passò nelle mani di Dino De Laurentiis, che affidò la regia a David Lynch, il cui Dune (1984) è peraltro segnato anch'esso da una torbida visionarietà. Tusk (1979), produzione francese girata in India e tratta dal romanzo Poo Lorn of the ...
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Nykvist, Sven
Grazia Paganelli
Direttore della fotografia svedese, nato a Moheda il 3 dicembre 1922. Operatore storico di Ingmar Bergman, è stato uno dei più importanti direttori della fotografia a [...] la sua costante cifra stilistica. L'incontro con Bergman, avvenuto sul set di Gycklarnas afton (1953; Una vampata d'amore), segnò una tappa di rilievo nella sua carriera. Il film rappresentò l'inizio di una collaborazione e di un'amicizia destinate a ...
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Nová Vlna
Eusebio Ciccotti
Denominazione della 'Nuova ondata' del cinema cecoslovacco (v. Cecoslovacchia) iniziata nel 1962 e conclusasi con la repressione sovietica della Primavera di Praga (agosto [...] O něčem jiném (1963, Di qualcosa d'altro), che racconta in parallelo la storia di due donne insoddisfatte. Il 1963 segnò anche l'esordio di Miloš Forman, che sarà l'autore più famoso e premiato del cinema cecoslovacco, con due cortometraggi riuniti ...
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Dwan, Allan (propr. John Aloysius)
Bruno Roberti
Regista cinematografico canadese, naturalizzato statunitense, nato a Toronto il 3 aprile 1885 e morto a Woodland Hills (California) il 21 dicembre 1981. [...] gli spazi e la corposità delle immagini rivelano, al di là della sua fama di grande artigiano di Hollywood, il segno di uno stile. Cifra espressiva di D. fu la capacità di coniugare lirismo ed evocazione paesaggistica con cadenze narrative misurate ...
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Balderston, John Lloyd
Marzia G. Lea Pacella
Drammaturgo e sceneggiatore statunitense, nato a Germantown (Pennsylvania) il 22 ottobre 1889, da famiglia di origine inglese, e morto a Los Angeles l'8 [...] cinematografica, di cui Dudley Murphy e Garret E. Fort scrissero la sceneggiatura. Dracula (1931) diretto da Tod Browning, segnò l'inizio del genere horror e si rivelò un clamoroso successo di pubblico, proponendo un suggestivo impianto scenico e una ...
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Schroeter, Werner
Giuseppe Gariazzo
Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato il 7 aprile 1945 a Georgenthal, in Turingia. Autore tra i più originali della nuova scena tedesca degli anni [...] tra il 1967 e il 1968, anni in cui realizzò diciotto lavori in 8 mm e quattro in 16 mm, nel segno, oltreché dell'opera lirica anche dell'avanguardia, con particolare riferimento a quella americana e alla visionarietà mitologica di un cineasta come ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...