VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] seconda delle evenienze, ma senza una vera e propria organizzazione. Con il 1491, a tale organizzazione si giunge: ne è un primo segno la nomina d'un "maestro di cappella" nella persona del De Fossis già dianzi citato. La cantoria ha d'ora in poi una ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] ha ceduto il posto alla maghrebità, all'africanità, all'arabismo. Il prestigio dell'Occidente non è più, o quasi più, segno di alienazione, ma stimolo e fonte di riflessione sul proprio ambiente e sul proprio mondo e invito alla creazione. Vedi tav ...
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UNGARETTI, Giuseppe (XXXIV, p. 673)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Milano nella notte tra l'i e il 2 giugno 1970. Le poesie che confluiscono ne Il dolore (1947) sono state composte tra il 1937 [...] di Poesie disperse con l'apparato critico delle varianti di tutte le poesie e uno studio di G. De Robertis che segna una data importante nella critica ungarettiana, mentre nel 1949 vede la luce il volume di prose Il povero nella città. Preceduta ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] in tutto il codice, a fregiarsi nell'incipit dei rispettivi componimenti di apertura [...] di una grande iniziale decorata: segno […] non solo della loro assoluta preminenza, ma anche di un discrimine e di un'impostazione storiografico-esegetica alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Verri
Antonino De Francesco
Il profilo politico e culturale di Pietro Verri, il maggiore degli illuministi italiani, consente di leggere le modalità concrete mediante le quali le forze più vive [...] Jean-Baptiste d’Alembert, Étienne Bonnot de Condillac e soprattutto quelle di Jean-Jacques Rousseau: quelle scelte erano il segno di una svolta generazionale e, al tempo stesso, culturale nella stanca vita sociale cittadina di cui gli anni successivi ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] 'orientamento e del gusto dei critici, come il segno di una robusta tempra letteraria seriamente innovativa, ovvero Ottanta) innovativo e sostanzialmente apprezzabile e un secondo periodo segnato dal declino non sembra convincente dal momento che i ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] , non distante da Anzio.
Il G. morì a Lido dei Pini il 20 ott. 1965.
Gli esordi letterari del G. furono segnati dalla precocissima attività di poeta: Le fiale (Firenze 1903), Armonia in grigio et in silenzio (ibid. 1903), Fuochi d'artifizio (Palermo ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] di stima e di onore, e quando il 19 dic. 1756 il capitolo lo elesse abate titolare, riducendo il titolo a semplice segno di rispetto e di fatto escludendolo "per sempre dal Governo", considerò l'elezione una beffa e tanto fece che il papa Benedetto ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] garbato ed erudito poemetto mitologico che venne stampato a Venezia da Francesco Pitteri nel 1744 in due edizioni quasi contemporanee, segno di buon favore di pubblico, e che verrà compreso più tardi, nel 1786, con qualche correzione, in un volume di ...
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BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] , il famoso -comico italiano, più noto con il nome di Lelio. Quando infatti il Maffei si recò a Parigi, fu fatto segno ad attacchi violentissimi da parte dei suoi nemici italiani e stranieri; in sua difesa, e contro Lelio e l'abate Desfontaines, il ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...