In fonetica, detto di articolazione ottenuta mediante l’intervento delle parti mobili della mesofaringe o dell’ipofaringe. In tale articolazione il canale della faringe, specialmente nella sua parte mediana, [...] sonora si trovano invece in arabo e in altre lingue semitiche e sono indicate rispettivamente con il segno ḥ la sorda e con il segno ‛ la sonora. Nelle stesse lingue, inoltre, le consonanti f. influiscono sull’articolazione delle vocali seguenti e l ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] . Edoardo Sanguineti, che ne presenta un uso ipertrofico, termina i suoi componimenti con i due punti; Enrico Testa senza alcun segno di punteggiatura.
Tra i vettori del ritmo, il più resistente è stata la rima, stabile e fissata nei luoghi previsti ...
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Linguistica
Nella prosodia delle lingue classiche si dice b. la vocale, e quindi la sillaba, che nella pronuncia ha durata minore della vocale lunga; poiché nella metrica greco-latina è ammessa, in taluni [...] di un tempo, alla lunga il valore doppio, anche se probabilmente era un tempo e mezzo. La b. si indica con il segno ◡.
Per l’uso in musica ➔ notazione.
Storia
Nel Medioevo, fino al 13° sec., il documento di prova redatto dal notaio, posteriormente ...
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Linguistica
Complesso di segni ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico di una lingua determinata.
L’antichità ha conosciuto vari sistemi di scrittura, ciascuno dei quali è giunto dalla [...] per l’ū, sia ricorrendo a lineette e punti posti sopra o sotto le lettere. L’a. libico è composto di 24 segni consonantici e tracciato ora verticalmente, ora orizzontalmente da destra a sinistra; compare dal sec. 2° d.C. in iscrizioni dell’Africa del ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] stesso nome si riferisce al punto e virgola (cfr. Maraschio 2008: 125).
In nessuno dei casi citati il valore del segno è riconducibile a quello dei puntini sospensivi: le attestazioni con forme e valori attuali risalgono soltanto al XVII secolo (cfr ...
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Astronomia
Una delle due coordinate altazimutali di un astro; in particolare, a. di un astro sull’orizzonte è l’ampiezza, espressa usualmente in gradi sessagesimali, dell’arco di cerchio verticale compreso [...] forma con il piano orizzontale per l’osservatore. Convenzionalmente, all’a. di un astro, variabile fra 0° e 90°, si attribuisce il segno + o − a seconda che l’astro si trovi al disopra o al disotto dell’orizzonte. Si distinguono un’ a. apparente, che ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] (1922) la quale non si risolve però nel solo vigore grafico o nella pura materia; ma al di là della materia e del segno, che sono dunque mezzi e non fini, tende ad oggettivare un mondo oscuro e grave, che affiora faticosamente dall'io profondo. Tra i ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma è rimasta pressoché immutata dalla scrittura romana del periodo imperiale fino all’età moderna. La P della scrittura romana più antica differiva [...] di sinistra. Questa variante si ritrova anche in alcune scritture greche arcaiche; ma per evitare la confusione con il segno P (corrispondente alla nostra R) il greco dell’età classica preferì spezzare il tratto a semicerchio in due tratti rettilinei ...
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Astronomia
Si chiama a. del moto di un astro il punto della volta celeste verso il quale l’astro, nel momento in cui lo si considera, è diretto. In particolare l’a. del moto terrestre è il punto della [...] ° e declinazione 28°, situato tra le costellazioni di Ercole e della Lira, non molto distante dalla stella Vega.
Linguistica
Segno a forma d’accento acuto utilizzato: a) nell’antica notazione numerica greca (a destra in alto dei numeri indicanti le ...
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In grammatica (anche interiezione), espressione verbale di un sentimento, affidata al tono della voce e ad altri mezzi espressivi non puramente linguistici. Alla fine di una frase esclamativa, che ha [...] . Nella forma attuale (!) appare in manoscritti e stampe alla fine del Cinquecento e si diffonde largamente nel Settecento.
In matematica, il segno esclamativo si usa per indicare il fattoriale di un numero intero n; così n! = 1 ∙ 2 ∙ ... ∙ n. ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...