FELICE
Paolo Radiciotti
Grammatico, fiorì a Pavia nella seconda metà del sec. VII, al tempo del re dei Longobardi Cuniperto (unico sovrano dal 688 al 700). Principale fonte su di lui è Paolo Diacono, [...] precettore, Flaviano, e che aveva ricevuto dal re Cuniperto una ferula di argento ornata d'oro, insieme con altri doni, segno della munificenza e della stima del sovrano. Sulla base di queste scarne notizie alcuni studiosi (F. Novati, A. Monteverdi ...
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Orientalista italiano (Roma 1844 - ivi 1935), dapprima custode del gabinetto numismatico della Biblioteca Vaticana (1873-76), poi prof. (1876-1919) di ebraico e lingue semitiche comparate nell'univ. di [...] egli fissava nella pianura babilonese, concentrò la sua attività soprattutto in indagini filologiche ed edizioni di testi; con queste segnò un'orma profonda in tutti i campi della semitistica, specie in quelli degli studî arabi, siriaci ed etiopici ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] altre parti della lingua (morfologia, sintassi) facendo sorgere la "linguistica strutturale" che, nata sotto il segno della sincronia desaussuriana, "stabilisce fra gli elementi identificati e unificati tutte le correlazioni costanti, necessarie e ...
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AUSPICI O AUSPICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àuspici è il plurale di àuspice, cioè ‘la persona che traeva gli auspìci presso gli antichi Romani’. Per estensione, il [...] il plurale di auspìcio, con cui si intende sia ‘l’antica pratica della divinazione’, sia (per estensione) ‘l’augurio, il segno o la circostanza che serve di presagio’
Quell’invito ci sembrò di ottimo auspìcio
Il vocabolo è usato oggi soprattutto ...
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INCIDENTALI, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni incidentali (dette anche parentetiche) sono proposizioni ➔coordinate o ➔subordinate costituite da una frase (detta anche inciso) posta [...] sinceri) Anna sono i veri responsabili
Le proposizioni incidentali possono trovarsi anche tra la fine di un’altra frase e un segno di punteggiatura forte (il punto) o intermedio (due punti e punto e virgola). In questi casi, l’inizio dell’inciso ...
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stenografia Scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune norme abbreviative della parola e della frase, allo scopo di consentire una trascrizione più [...] era linguistica: un signum principale grande rappresentava la parte fondamentale della parola, mentre la terminazione aveva un segno rimpicciolito spostabile dalla base normale di scrittura. In età moderna, la s. rinacque in Inghilterra nel 17 ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] prima che lo studio dei dialetti europei potesse assurgere a dignità e forma scientifica.
Così nacque la d. sotto il segno dello Stammbaum, cioè l'albero genealogico delle filiazioni storiche di idiomi affini ramificantisi nel tempo e nello spazio, e ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] [alːerˈʤie]; quando è atona pone invece dubbi ortografici. Infatti, diversamente dalle forme singolari, in cui la i è un segno diacritico necessario per segnalare il valore palatale di ‹c› e ‹g› davanti alla vocale velare a (camicia [kaˈmiʧa] e ...
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USPENSKIJ, Boris Andreevič
Giorgio Patrizi
Semiotico russo, nato a Mosca il 1° marzo 1937. Docente presso l'università moscovita, è anche il maggiore collaboratore di J. Lotman presso la Scuola semiotica [...] di ampia portata, U., tra l'altro, ha studiato la definizione dei valori paradigmatici e sintagmatici del segno nella pittura (O semiotike iskussiva, apparso nel volume miscellaneo Simposium po strukturnomo izuceniju znakovych sistem, 1962; trad ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] i primi a inventare, circa a metà del 2° millennio a.C., un sistema di scrittura diverso da quello dei pittogrammi. A ogni segno fecero corrispondere non più un oggetto, un animale o un fatto, ma un suono. E se con le scritture degli Egizi e dei ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...