Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] popolare, il toscano appare, soprattutto nella sua facies centrale, un italiano storpiato e parlato male, l’apostrofo è il segno che meglio si confà a rappresentare questa storpiatura (Nesi 1979-1980).
Per il fiorentino sono diverse le proposte per ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] (61), il secondo participio nominalizzato è modificato da un avverbio anziché da un aggettivo:
(61) ciascuna delle ragazze vedeva il segno di un rispetto che la induceva a credersi lei l’eletta, e la veramente amata (Pratolini 1988: 60).
In italiano ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] sintassi, non ha più forza di resistere alla lingua parlata. Al termine di questa crisi si pone la rinascita carolingia, che segnò l’inizio di un’altra grande stagione della latinità, durante la quale, mentre il distacco tra scritto e parlato si fece ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] verso l’interno vi arrivano tramite il Tibisco. Tra i primi, i maggiori, da NE a SO, sono il Prut, che dopo aver segnato con gran parte del suo percorso il confine con la Moldavia, sbocca nel Danubio presso Reni; il Siret (che ha le sorgenti in ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] sviluppo del Neolitico della S. orientale si riallaccia a quello dell’Europa centro-orientale. La cultura di Horgen segna, alla fine del Neolitico, un’unificazione delle tradizioni culturali delle diverse regioni e una prima penetrazione nelle basse ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] affermata la formazione avversa di Janukovič, il cui governo è durato però anch’esso poco più di un anno ed è stato segnato dall’aspro braccio di ferro con la presidenza. La Tymošenko è stata primo ministro dal 2007 al 2010, quando, dopo essere stata ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misura e di descrizione quantitativa: basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e [...] tra le due s. quantistiche (fig. 2), nel senso che le grandezze fisiche calcolate con queste ultime hanno correzioni di segno opposto rispetto alle stesse grandezze calcolate con la s. classica; per es., a temperatura e densità fissate, un gas ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] di tutti i libri liturgici e delle melodie del canto sacro, ma anche l’inventore del sistema di notazione basato su segni, detti meleket, posti al margine o tra le righe dei testi sacri.
Il canto etiopico può essere a cappella oppure accompagnato ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] «Spade di ghiaccio», 1989). L’opera di Tekin è proseguita incentrandosi sulla funzione psicologica e sociale della lingua (Aşk işaretleri «Segni d’amore», 1995, e Ormanda ölüm yokmuş «Sembra nel bosco non ci sia la morte», 2001). O. Pamuk (➔), premio ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] considerate quisquilie non sia stato attribuito, in determinati ambienti, un significato speciale; se non possano aver servito quasi di segno di riconoscimento. Si può comunque considerare come certo - e lo provano passi di origene (In Matth., XV, 14 ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...