Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] sei!
Per definire, almeno nella comunicazione faccia-a-faccia, la forza illocutiva e la carica aggressiva di un insulto non sono di all’etnolinguistica, Bologna, il Mulino (nuova ed. Torino, UTET università, 2006).
Dardano, Maurizio, Giovanardi, ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] globalizzata.
Calvino, Italo (1993), Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Milano, Mondadori ( Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutio oratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Eco, Umberto (1984), Metafora ...
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I sinonimi (dal gr. synonymía «uguaglianza di nome») sono le parole (tecnicamente, i lessemi; ➔ lemma, tipi di) che hanno ugual significato fondamentale (Marello 1995), come casa e abitazione, morto e [...] ?
(2) hai proprio una brutta faccia / brutto viso / brutto volto
(3) perché sei così scuro in faccia / in viso / in volto, oggi?
(4) ti rompo la in Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica, dir. da G.L. Beccaria, Torino, Einaudi, p ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] gli effetti come cultismi. Già la lingua poetica sei-settecentesca più innovativa aveva utilizzato per il loro ambientazioni di Signorsì (1931) di Liala.
Coletti, Vittorio (1993), Storia dell’italiano letterario. Dalle origini al Novecento, Torino, ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] troppo forastiere, perché si fanno barbarismi»). Nel Sei e Settecento, pur talora conservando una certa (1952), Scritti scelti, a cura di A.M. Brizio, Torino, UTET, p. 79.
Leopardi, Giacomo (19534), Zibaldone, a cura di F. Flora, Milano, Mondadori, ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] sciocco che non sei altro!), da avverbi interrogativi come quanto e come (quanto sono contento!, come sei cresciuto!, come linguaggio e analisi della mente, Torino, Boringhieri.
Simone, Raffaele (19956), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] può rendere con e disse: «E allora va su tu che sei così bravo!». Nel secondo, l’invettiva più famosa è l’apostrofe di R. Bettarini & G. Contini, Torino, Einaudi.
Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutio oratoria, a cura di A. Pennacini, Torino ...
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La barzelletta è un breve racconto umoristico, circoscritto da un annuncio preliminare e da una battuta risolutiva. Viene in genere recitato oralmente da un partecipante alla conversazione, per muovere [...] «Uccelli!».
Punch-line
Il santone risponde: «Oh, se sei venuto per far casino puoi anche tornare a casa».
La parte it. Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio, a cura di S. Daniele & E. Sagittario, Torino, Boringhieri, 1975).
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Lo scioglilingua è un gioco verbale (➔ giochi di parole) in cui si è richiesti di ripetere una o più volte, il più velocemente possibile, una frase solitamente nonsense che presenta diverse difficoltà [...] tacchi»
In quest’ultimo caso, il gioco ruota su sei fonemi, con una riduzione drastica dei mezzi a disposizione 1979).
Beccaria, Gian Luigi (dir.) (1994), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi.
Dossena, Giampaolo (1991), Garibaldi fu ferito, ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] dí («giorno»), dî (imperativo di dire) e di (preposizione); Pó (fiume), pô («puoi» o «può») e po («poi»); sé (pronome), sê («sei») La fabbrica delle parole. Il lessico e problemi di lessicologia, Torino, UTET.
Richardson, Brian (2008), Dalla metà ...
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sindacato di strada loc. s.le. m. 1. Nel linguaggio sindacale, esperienza di impegno al servizio dei lavoratori agricoli, specialmente stranieri, spesso precarizzati e sottopagati, che vengono raggiunti nei luoghi di lavoro dal sindacato di...
escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...