ENDIMIONE (᾿Ενδυμίων; Endymion)
H. Sichtermann
Figlio di Aetlio e di Calice, re di Elis, secondo alcune fonti, secondo altre proveniente dalla Caria, dove si mostrava la sua tomba in una grotta presso [...] soggetto sembra siano state rare; ne abbiamo un esempio in una scultura già esistente a Catajo. Molto meno frequentemente, anziché con Selene, E. si trova da solo, per lo più dormente, come pastore o cacciatore con i suoi cani, Così lo troviamo sul ...
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HESPEROS ("Εσπερος)
L. Rocchetti
Stella della sera, raffigurata come molte altre stelle sotto l'aspetto di giovane cavaliere, oppure di putto. Appare nella ceramica italiota, a cavallo, ignudo col mantello [...] infittirsi della simbologia astrale sui sarcofagi romani non sono molto chiare; con certezza possiamo individuarlo quale accompagnatore di Selene nei moltissimi sarcofagi con il mito di Endimione. Come putto alato con fiaccola appare su un lato della ...
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MUSEO (Μουσαῖος, Musaeus)
Alessandro Olivieri
Poeta greco, la personalità storica del quale è per altro dubbia. È generalmente detto figlio di Antifemo, discendente da Cercione, il ladrone ucciso da [...] Teseo, e di Selene. Dalla Pieria con i Traci (onde fu detto anche Tracio) venne in Beozia nell'Elicona, e, passato in Atene, qui trovò la sua tomba. Suida lo dichiara più anziano di Orfeo e qualcuno arriva persino ad affermare che egli fu figlio del ...
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GIUBA II (᾿Ιόβας, Iubas)
J. Charbonneaux
Re di Mauretania, nato probabilmente nel 50 a. C., figlio di G. I (v.).
Fu condotto a Roma come ostaggio dopo la presa di Zama (46 a. C.), e divise la sorte di [...] l'originale venisse eseguito in occasione dell'avvento al trono di Mauretania di G. II o del suo matrimonio con Cleopatra Selene. La recente scoperta degli avanzi della villa di G. II a Volubilis conferma questa identificazione.
Bibl.: F. Jacoby, in ...
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POLOS
A. Bisi
Una statua di un puledro (pòlos) pascente (ὁ νόντιος πόλος) viene menzionata dall'anonimo autore dell'opera περὶ στηλῶν ἐν τῇ ῾Αγίᾳ Σοϕία come esistente nella chiesa di S. Sofia, a Costantinopoli, [...] accanto a quelle di Selene, di Afrodite, di Diocleziano, ecc.
Bibl.: Höfer, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 2622, s. v.; E. Maas, Analecta sacra et profana, Marburgo 1900, p. 4, e nota 6. ...
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Vedi NEMEA dell'anno: 1963 - 1963 - 1973 - 1995
NEMEA (Νεμέα)
F. Coarelli
Eponima del santuario argivo, figlia di Asopo e di Metope. Secondo Diodoro, invece (iv, 72), si tratterebbe di una delle dodici [...] figlie di Zeus e di Selene. Il Wagner, in base a questa discordanza, ritiene che si tratti di due divinità differenti.
Le fonti antiche citano alcune rappresentazioni figurate di N.: Pausania (v, 22, 6) ci informa di un donario con statue di Zeus, di ...
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PANDINA (Πανδίνα)
C. Gonnelli
Dea il cui nome è testimoniato solo su alcune monete del IV sec. di Ipponio e di Terina.
Varie supposizioni sono state fatte intorno alla sua essenza. Si è identificata [...] con Atena, Proserpina, Eos e Hemera, Selene, Ecate o si è collegato il suo nome con δῖνος, arrivando a postulare un legame con la dottrina pitagorica della rivoluzione dei corpi celesti. Altri cercano di spiegare il nome collegandolo a radici latine, ...
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PANDIE (τὰ Πάνδια)
Giulio Giannelli
Festa religiosa dell'antica Atene, che si celebrava alla fine delle Dionisie urbane (v.), e perciò nel mese di Elafebolione, probabilmente il giorno 14. In realtà [...] del plenilunio; il nome non si può evidentemente disgiungere da quello di Pandia, figura mitica, ricordata come figlia di Selene e di Zeus, fanciulla di straordinaria bellezza: un'ipostasi, dunque, della luna piena. Sembra che, in origine, le Pandie ...
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Figlio (141-96 a. C.) di Demetrio II e di Cleopatra Thea, fu chiamato alla morte del padre (125) da Atene, dove studiava, come coreggente della madre che aveva fatto uccidere il primogenito Seleuco V. [...] VIII, di cui sposò la figlia Cleopatra Trifena (dopo l'assassinio di questa, 113, ne sposerà un'altra figlia, Cleopatra Selene, 104), dapprima sconfisse e uccise Alessandro II Zabina che occupava gran parte del paese, poi si sbarazzò della madre (121 ...
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NIMBO
Goffredo BENDINELLI
Ornella TOMASSONI
. Disco o cerchio (questo come abbreviazione di quello), che l'arte classica, soprattutto a partire dal sec. IV a. C., applica largamente intorno al capo [...] greca esso è applicato come attributo delle divinità della luce, di Apollo-Helios (il Sole), e di Artemide-Selene (la Luna), nonché di personificazioni celesti minori, come Eos (Aurora), e Phosphoros (Lucifero): soluzione pratica e convenzionale che ...
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seleniato2
seleniato2 (o selenato) s. m. [der. di selen(ico), col suff. -ato dei sali]. – In chimica, nome generico dei sali neutri o acidi dell’acido selenico.