In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] peculiare tipo di significato: per es., donna a ore, pur avendo la stessa struttura di macchina a vapore, ha una diversa semantica: nel primo caso a indica una peculiarità operativa, nel secondo un tipo di propulsione (come in motore a benzina, barca ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] e FaMo sbottiamo a ridere (Ligabue, La neve se ne frega, cit., p. 23)
Ci sono comunque restrizioni dovute a incompatibilità semantica fra il verbo fraseologico e il verbo nucleare (Bertinetto 1991; Squartini 1998; Amenta 2003): per es., di solito è ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] innovazione è prevedibile (un derivato che si accoda a una serie produttiva o di moda, una semplice estensione semantica, un’espressione che condensa formulazioni aleggianti da tempo), appare come se fosse nata spontaneamente e lo stesso onomaturgo ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] genere un telefonino sia di taglia ridotta. Si noti che nel caso di suffissi come -ino che «presentano una frammentazione semantica ed hanno impieghi molteplici […] si hanno dubbi se siano casi di polisemia o di omofonia» (Merlini Barbaresi 2004: 266 ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] solo la struttura interna del modello (ingl. unreliable → inaffidabile, flying saucer → disco volante) o la sua articolazione semantica (ingl. amendment → emendamento «modifica di legge»); e i casi invece in cui se ne riproduce anche la forma ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] nel lessico. In tali parole gli affissi sono in genere identificabili da un punto di vista formale e spesso anche semantico, ma per la generalità dei parlanti il significato della parola non può essere ricavato dal rapporto fra base e affisso ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] qal attivo in funzione di presente, un tempo assente dalla grammatica classica. Termini moderni vennero resi mediante l'estensione semantica di termini antichi (per es. ḥašmāl per "elettricità", da un termine attestato in Ezech. 1, 27 tradotto dai ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] – altrimenti detta quadro funzionale (Schwarze 2009: 107) o schema di valenza (Prandi 2006: 107) – cioè a dire che il programma semantico del verbo determini il numero e il ruolo degli argomenti nella frase. Ma non è così, o almeno non è sempre così ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] composta di unità variamente collegate e gerarchizzate.
A un livello elementare, una sequenza di frasi è coerente se il suo contenuto semantico è unitario, continuo e progressivo, e ciò in uno o più dei piani indicati sopra (v. fig. 1).
Si ha unità ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] narrazione dalla soggettività.
Rispondono a esigenze di concisione (che spesso danno al testo un forte tasso di densità semantica) fatti che si collocano a livelli gerarchici diversi. Innanzi tutto, la condensazione sintattica, in base alla quale si ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...