I ➔ forestierismi, una volta entrati nel lessico italiano, subiscono un processo più o meno lungo di acclimatamento e di ➔ adattamento. Fino al XIX secolo, nella maggior parte dei casi, i forestierismi [...] maschili che iniziano per w richiedono prevalentemente il / i / un, sia quando w realizza [v] sia quando w realizza la semiconsonante [w]: il wafer [ˈvafer], un walkie-talkie [ˈwɔ]lkie-talkie, i western [ˈwɛ]stern. Le parole maschili che iniziano per ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] sec. d.C. si diffuse gradatamente una pronuncia assibilata dei gruppi ti + vocale; il fenomeno era favorito dalla riduzione a semiconsonante di quell’-i- prevocalica (originaria, per es., pretium, o secondaria da -e-, per es. platea passato a *platia ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] accade in diverse parlate della Puglia settentrionale e della Campania.
Tra le lingue, l’approssimante più comune è la semiconsonante palatale [j]: nel campione di lingue prese in esame da Maddieson (1984) è attestata con una percentuale pari all ...
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Il nesso grafico ‹-gl-› seguito da vocale diversa da ‹i› è sempre biconsonantico, cioè riproduce graficamente la successione dell’occlusiva velare sonora [g] + la laterale [l], e si pronuncia [gl]: glaciazione, [...] si pronuncia [ʎi] davanti a parola che comincia per consonante e [ʎ] davanti a parola che comincia per vocale o semiconsonante: gli elementi [ʎeleˈmenti], gli uomini [ˈʎwɔmini], ma anche [ʎieleˈmenti], [ʎiˈwɔmini], in pronunce più lente e scandite ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] posizione la regolare continuazione dell’r latina (per es. correre, lat. currere; rompere, lat. rumpere); davanti a i semiconsonante, però, si trova quasi soltanto in latinismi o grecismi (es. acquario, voce dotta accanto ad acquaio, lat. aquarium ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] [ˈkɔːʃa] coscia. Nelle pronunce trascurate [ʎ], [ɲ], [ʃ] tendono addirittura a ridursi perdendo il tratto palatale e ad essere realizzate come nesso di alveolare e semiconsonante: [ˈaːljo], [ˈvɔːljo], [biˈzoːnjo], [ˈkɔːsja]. Tra vocali o tra vocale e ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] il grafema ‹v›, pronunciato come approssimante labiovelare [w] in posizione intervocalica (ossia come semiconsonante) oppure come [u]. L’introduzione del grafema ‹u› per la semiconsonante [w] e l’uso di ‹v› per la consonante sono stati richiesti per ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] consonante iniziale in parole come chiesa, la caduta della sillaba finale negli allocutivi (Anto’, dotto’), la pronuncia come semiconsonante intensa della laterale palatale (per es., [faˈmijːa] famiglia, [ˈpajːa] paglia; Maturi 2006: 101).
Altre ...
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In italiano i ➔ nomi (e tutti gli elementi sostantivati: infiniti, aggettivi e participi) possono essere preceduti da articoli (➔ articolo), anche con l’interposizione di altre parole (aggettivi o avverbi): [...] testimonia la caduta per elisione di a, dovuta alla presenza di una vocale nella parola seguente. Davanti a consonante o semiconsonante, difatti, la a si mantiene: si hanno quindi una balaustra, una iattura, ecc.
L’uso dell’apostrofo col maschile ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] primo revival con la diffusione di parole inglesi e di ➔ anglicismi: what, why, whisky, ecc., dove ha il valore della semiconsonante [w]; ‹w› è però presente anche in ➔ germanismi come würstel, dove corrisponde al suono [v]. Più di recente, il gergo ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono con questa un dittongo ascendente...
u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. L’alfabeto latino aveva infatti in età...