Chi dirige un convitto nazionale, un collegio o un istituto scolastico tenuto da religiosi, una università. R. magnifico In Italia è al vertice del governo dell’università e di essa ha la rappresentanza [...] di una chiesa, che non sia né parrocchiale, né cattedrale, né capitolare, né religiosa; originariamente fu anche titolo dei parroci; r. del seminario, il superiore immediato di un seminario che presiede all’andamento generale dell’istituto; il r. del ...
Leggi Tutto
Conoscitore profondo di una qualche disciplina, che egli possiede integralmente e che può insegnare agli altri nella maniera più proficua. In particolare, titolo dato a chi, in seguito all’acquisizione [...] . Di grande importanza in questo senso fu l’attività di J.H. Pestalozzi, il quale, per l’istituzione (1805) del seminario di Yverdon per i m. e per l’attività rivolta alla scoperta e alla sperimentazione delle leggi metodiche dell’educazione, può ...
Leggi Tutto
Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] e Linguistici Siciliani", 3, 1955, pp. 51- 83.
R. Antonelli, Politica e volgare: Guglielmo IX, Enrico II, Federico II, in Id., Seminario romanzo, Roma 1979, pp. 9-109, in partic. pp. 58-108.
Ch. Brucker, Le personnage de Fréderic II dans la poésie ...
Leggi Tutto
seminario
seminàrio agg. e s. m. [dal lat. seminarium (der. di semen -mĭnis «seme») «semenzaio, vivaio»; il sign. 2 nasce nel sec. 16° con le disposizioni del Concilio di Trento; il sign. 3 b ricalca il ted. Seminar]. – 1. ant. Semenzaio,...
seminarista
s. m. [der. di seminario, sul modello del fr. séminariste] (pl. -i). – Giovane che studia in un seminario ecclesiastico, allievo di un seminario. In similitudini e metafore (talvolta con tono leggermente spreg.), indica inesperienza,...