Insieme di orientamenti e di tendenze emersi in Francia negli anni 1950, volti a rinnovare la tradizionale critica letteraria attraverso l’apporto di altre discipline (linguistica, sociologia, psicanalisi, [...] ; la psicocritica di C. Mauron; la critica tematica di G. Poulet, J. Rousset, J. Starobinski e J.-P. Richard; la nuova retorica di G. Genette; gli studi di semiologia di A.J. Greimas, T. Todorov e C. Bremond; le ricerche del gruppo di Tel quel. ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] bachtiniano, e di Calvino, per la consonanza tra i suoi scritti e l'applicabilità ad essi del metodo semiologico. Con tutta questa ricchezza di prospettive, le grandi categorie storiografiche, pur persistendo come designazioni di comodo, hanno perso ...
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Complesso delle indagini volte a conoscere e valutare, sulla base di teorie e metodologie diverse, i vari elementi che consentono la formulazione di giudizi su un’opera d’arte. Il concetto di c. letteraria [...] la formulazione di giudizi di valore (comune a storicismo, marxismo, idealismo), o un intento esplicativo (c. strutturale, semiologica, ermeneutica o teoria generale dell’interpretazione dei testi; c. psicoanalitica, in cui le scoperte relative all ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] De Jennaro, sul Fiore di virtù, su Jacopo Sannazaro), fra le prime a introdurre in Italia la nuova lezione della semiologia (Principi della comunicazione letteraria è del 1976, ma al 1966 risale, come si è detto, la fondazione di Strumenti critici ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] delle sue trasformazioni), con la ‛semantica', di cui condividerà le conquiste e le lacune, e non da ultimo con la ‛semiologia', la scienza generale dei segni (v. de Saussure, 1916).
Ogni romanzo è costituito a partire da un materiale linguistico ...
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GRAMIGNA, Giuliano
Achille Tartaro
Scrittore e saggista, nato a Bologna il 31 maggio 1920. Laureato in giurisprudenza (1948) presso l'università di Milano, ha collaborato e collabora a periodici e quotidiani. [...] G. mette a frutto nella pratica narrativa − esercitata con scaltrezza joyciana − gli strumenti della linguistica e della semiologia; fondandovi il metodo di un testo ostinatamente interrogato sulle sue ragioni strutturali ed espressive.
Tra le altre ...
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ŠKLOVSKIJ, Viktor Borisovič
Nicoletta Marcialis
(App. II, II, p. 842)
Prosatore e critico russo, morto a Mosca il 5 maggio 1984. Rientrato in URSS dopo la parentesi berlinese (1922-23), si stabilì a [...] 1982).
Bibl.: C. Segre, Viktor Šklovskij o le strutture della pietà, in I segni e la critica. Tra strutturalismo e semiologia, Torino 1969; E.S. Levin, Viktor Šklovskij teorico del cinema, in Rassegna sovietica, 1 (1971); R. Sheldon, Viktor Sklovsky ...
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INVERNIZIO, Carolina
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Voghera il 28 marzo 1851 da Ferdinando, funzionario del Regno di Sardegna, cui la città allora apparteneva, e da Anna Tettoni.
La data, accertata solo [...] il più recente ritorno d'interesse è legato all'affermarsi di nuove metodologie critiche, quali la sociologia della letteratura e la semiologia.
All'I. è in gran parte legata la storia del romanzo d'appendice italiano, che, pur risultando un fenomeno ...
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MUSCETTA, Carlo
Nicolò Mineo
Storico della letteratura e critico militante, nato ad Avellino il 22 agosto 1912. Ha insegnato Storia della letteratura italiana nelle università di Catania, Roma e Parigi [...] lega a nuove e strenuamente problematiche acquisizioni e sperimentazioni metodologiche, dalla psicanalisi allo strutturalismo, alla linguistica, alla semiologia, a Bachtin. Tratto peculiare della critica di M. è infatti l'apertura alle più importanti ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] di distinguere i diversi 'territori' del c., nel quadro delle diverse 'scienze umane', dalla linguistica alla semiologia, alla psicanalisi, all'antropologia, alla sociologia, alle linee filosofiche dell'ermeneutica e del decostruzionismo: vario è ...
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semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....
semiologico
semiològico (o semeiològico) agg. [der. di semiologia, semeiologia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne la semiologia o semeiotica medica: rilievi s.; studî s.; dati semiologici. 2. Relativo alla semiologia linguistica: ricerche semiologiche.