Poeta spagnolo (n. Tarifa 1946). La sua prima produzione, fortemente intellettualistica, è segnata dalla riflessione sulla natura della poesia e sul suo rapporto con la realtà (Víspera de la destrucción, [...] . di Valencia, è anche autore di saggi: El espacio y las máscaras (1975); El ojo tachado (1986); Elementos para una semiótica del texto artístico (1987); The Politics of editing (1992); Las culturas del rock (1999); Negociaciones (2002); Oteiza y el ...
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Semiologa e psicanalista bulgara naturalizzata francese (n. Sofia 1941). Studiosa di M. Bachtin, ha consacrato i suoi primi saggi alla fondazione di un nuovo ramo della semiologia, la 'semanalisi' (Σημειωτιϰή. [...] alla critica tradizionale il progetto di una scienza della letteratura fondata sull'apporto della linguistica, della semiotica, della psicoanalisi e inizialmente del marxismo. Uno dei suoi contributi teorici più importanti è inoltre l'elaborazione ...
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Buttitta, Antonino. – Antropologo culturale italiano (Bagheria 1933 - Palermo 2017). Figlio del poeta dialettale Ignazio Buttitta e allievo di G. Cocchiara, negli anni Sessanta ha aperto gli studi demologici [...] in Sicilia (1961); Ideologia e folklore (1971); La pittura su vetro in Sicilia (1972); Pasqua in Sicilia (1978); Semiotica e antropologia (1979); Il Natale. Arte e tradizioni in Sicilia (1985); L’effimero sfavillio. Itinerari antropologici (1995 ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] poi il rapporto privilegiato con Jurij Lotman, che già nel 1967 vi pubblicò un suo intervento.
L’interesse di Corti per la semiotica si sviluppò almeno sino agli anni Ottanta: nel 1970 per le edizioni ERI di Torino pubblicò con Segre I metodi attuali ...
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Mulvey, Laura (propr. Laura Mary Alice)
Victoria Harriet Duckett
Teorica del cinema, sceneggiatrice e regista cinematografica inglese, nata a Oxford il 15 agosto 1941. Famosa per il saggio Visual pleasure [...] sono invece il prodotto dell'inconscio maschile, che proietta le sue fantasie e ansie sull'immagine femminile. La teoria semiotica utilizzata dalla M. permette quindi all'immagine di funzionare quale segno di qualcosa d'altro, spostando l'attenzione ...
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Studioso di logica (Leopoli 1878 - Dublino 1956). Tra i maggiori esponenti della cosiddetta Scuola logica polacca, svolse importanti ricerche sulla logica aristotelica e stoica. Considerando insoddisfacente [...] e la logica megarico-stoica (in cui individua aspetti che possono riportarsi alla logica proposizionale e a temi di semiotica). Nel campo della teoria della deduzione elaborò numerosi modelli assiomatici; fra l'altro, un'assiomatizzazione del calcolo ...
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Filologo romanzo italiano (Verzuolo 1928 - Milano 2014); prof. nell'univ. di Pavia dal 1960, è stato direttore dell'International association for semiotic studies e condirettore delle riviste Strumenti [...] ; I metodi attuali della critica in Italia, in collab. con M. Corti, 1970; Le strutture e il tempo, 1974; Semiotica filologica, 1979; Teatro e romanzo, 1984; Avviamento all'analisi del testo letterario, 1985; Fuori del mondo. I modelli nella follia ...
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Bordwell, David
Karel Thein
Teorico statunitense del cinema, nato a Rochester (New York) il 23 luglio 1947. Sostenitore di una teoria del cinema basata sulla contaminazione tra formalismo e psicologia [...] dell'analisi del cinema sia al contesto storico dei film analizzati. Superando le diverse correnti dei film studies (semiotica, marxista, femminista, psicoanalitica), egli ha elaborato una propria maniera di costruire una storia degli stili e dei ...
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BASTAI, Pio
Ermanno Ferrario
Nato a Sestola (Modena) il 26 marzo 1888 da Vincenzo e da Oliva Amici, si laureò in medicina e chirurgia a Firenze nel 1913. Fino al 1915 frequentò l'istituto fiorentino [...] di patologia speciale medica a Modena, ove già dal 1928 era stato incaricato dell'insegnamento di patologia e di semiotica medica. Nel 1931 fu chiamato alla direzione della cattedra di patologia speciale medica dell'università di Firenze e ivi ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] di cui tradusse I fiori blu, unendole a quelle, per lui meno stimolanti, con la neoavanguardia italiana e alla conoscenza della semiotica. Al decennio 1965-1975 risalgono, dopo La giornata di uno scrutatore del 1963, Le Cosmicomiche, Ti con zero, Il ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica in generale, strettamente legata alla gnoseologia....
semiotico
semiòtico agg. [der. di semiosi, secondo il gr. σημειωτικός] (pl. m. -ci). – Della semiosi, relativo alla semiosi: processo s.; anche, relativo alla semiotica: gli studî semiotici.